MENU

EDITORIALE del Presidente generale del CAI

La ricerca di nuove tecnologie di comunicazione incontra talvolta resistenze culturali da parte di soggetti ed associazioni le quali, avendo alle spalle storie che si sono formate in epoche lontane, faticano nel confrontarsi con i nuovi linguaggi che – come ai tempi di Gutemberg – sono destinati a rivoluzionare la trasmissione delle idee e l’immagine del mondo.

Il Club alpino italiano, forte dei suoi quasi 143 anni di vita associativa, ha corso e corre il rischio di contrarre la nota sindrome del “laudatore del tempo passato”; un tempo nel quale esso deteneva una sorta di monopolio nella conoscenza e nella pratica della montagna. Nell’attuale società complessa – soprattutto nel campo della comunicazione – diventa pertanto improcrastinabile la messa a punto di un restyling profondo della propria immagine.

Il Club alpino italiano dovrà così interagire al meglio con i mondi esterni al proprio perimetro associativo e dovrà intercettare i nuovi bisogni insieme con le nuove sensibilità, conseguenza dei processi di accelerazione degli eventi propri del nostro tempo. In forza di tali premesse, l’adozione dello strumento del blog si prefigge lo scopo di aprire porte e finestre al cambiamento culturale non già per enfatizzare un effimero “nuovismo” o per compensare sensi di colpa ancestrali né, tanto meno, per fare “tabulae rasae” del passato in nome di una cedevole “cultura della resa”.

L’obiettivo che il CAI del futuro persegue è piuttosto quello di riproporre se stesso in una forma più snella ed accattivante onde far conoscere i valori che hanno innervato la propria storia attraverso l’utilizzo di contenitori più giovani e più consoni ai nuovi linguaggi.

Auguro pertanto grande successo alla nuova sperimentazione nell’interesse di un Club alpino italiano che sappia coniugare tradizione ed innovazione.

Annibale Salsa
Presidente generale

on Maggio 15 | by

Comments are closed.