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4 Giugno 2015

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CACCIATORI DI PARETI: Matteo Della Bordella e Tito Arosio. Torino, 10 giugno 2015

600px-della-bordella-arosio-a-torino-10-giugno2015-locandina-cai-ugetCACCIATORI DI PARETI: SERATA CON MATTEO DELLA BORDELLA E TITO AROSIO A TORINO IL 10 GIUGNO

Mercoledì 10 giugno a Torino, presso la Galleria d’Arte Moderna (corso Galileo Ferraris), Matteo Della Bordella e Tito Arosio presentano la serata “Cacciatori di pareti”, arrampicata moderna di alto livello, ed avventura sulle montagne del Mondo.
Dalla roccia di The Great Shark Hunt in Groenlandia, al misto della Cordillera Huayhuash in Perù.

L’evento, che avrà inizio alle ore 20.45, si tiene in occasione di Torino Capitale dello Sport ed è organizzato dalla Scuola di Alpinismo e Arrampicata “A. Grosso” del CAI Uget e dal Club Alpino Accademico Italiano.

MATTEO DELLA BORDELLA

Matteo Della Bordella ha avuto le prime esperienze in montagna a dodici anni con il padre, che lo accompagnava nelle prime uscite. Per i primi anni si è dedicato soprattutto alle vie classiche di media difficoltà. Nel 2003 ha ripetuto varie vie classiche di VI grado sulle Alpi, tra cui la Philipp-Flamm sul monte Civetta, la Vinatzer-Messner in Marmolada, la Cassin sul Pizzo Badile e la Bonatti sul Grand Capucin. Nel 2005 ha salito a vista la via Attraverso il Pesce sulla Marmolada, nel giorno del suo compleanno e accompagnato dal padre. Nello stesso anno ha aperto in Wendenstöcke Portami Via in compagnia di Fabio Palma, ripetuta soltanto da Ueli Steck, Simon Anthamatten e Tommy Caldwell.
Dal 2006 è diventato membro dei Ragni di Lecco e due anni dopo del Club Alpino Accademico Italiano. Nel 2008 e 2009 ha vinto il Premio Cassin per la categoria alpinismo: nel 2008 per la via Coelophysis aperta con Fabio Palma in Wendenstöcke, e nel 2009 per la spedizione in Groenlandia. Ha viaggiato in vari paesi tra cui Inghilterra, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e Patagonia e aperto vie nuove in Groenlandia, Messico, Svizzera.
È laureato in ingegneria gestionale e dottorando presso l’Università Carlo Cattaneo di Castellanza.

TITO AROSIO

Sicuramente uno dei giovani più promettenti nel campo della scalata su misto. La sua mentalità avventurosa ne fa uno degli interpreti ideali del misto moderno, su difficoltà alte.
“Amo la montagna in tutte le sue versioni e questa passione mi è stata trasmessa dai miei genitori. Ma all’età di sedici anni, dopo un corso CAI di scialpinismo, questa passione è diventata veramente mia fino a trasformarsi in ossessione!
Sono stato infatti selezionato per il progetto Mountain Academy. Tale progetto finanziato da MH, BD, Vertical, voleva creare un gruppo di giovani alpinisti europei capaci di avvicinarsi alla montagna, ma anche di relazionarsi ai mass media attraverso articoli e video. Questa esperienza mi ha aperto gli occhi al mondo e alla visione internazionale dell’alpinismo, non solo viaggiando sulle montagne del globo ma anche incontrando alpinisti di ogni nazionalità.
Da allora la mia vita si è divisa tra la montagna e lo studio, poi tra la montagna e il lavoro.
La dimensione che mi affascina della montagna è l’avventura, e questa si trova sia nelle Alpi sia sulle montagne extraeuropee: basta cercare luoghi poco frequentati dove la natura sia ancora incontaminata.
Laureato in Scienze e Tecnologie dell’ambiente
Membro del CAAI e dell’Alpine Club
Atleta Grivel, Kayland e Wild Climb

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