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7 Novembre 2011

Ambiente e Territorio · carta di cooperazione · Consiglio Regionale d'Aquitania · experience · Languedoc Roussillon · lingua occitana · Midi-Pyréneés · Occitania · Regione Piemonte · Rhone-Alpes · Ambiente e Territorio

CARTA DI COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA LINGUA OCCITANA E la Regione Piemonte?

Il Consiglio Regionale d’Aquitania vota una carta di cooperazione interregionale e transfrontaliera per lo sviluppo della lingua occitana.
E’ la prima volta nella storia d’Occitania che una regione esprime chiaramente questa specifica volontà, alla quale si uniranno le Regioni Midi-Pyréneés, Languedoc Roussillon e Rhone-Alpes.

E la Regione Piemonte?
Sarebbe bello se qualche consigliere della Regione Piemonte si interessasse all’argomento che presentiamo in questo articolo e approntasse un’ interrogazione in Consiglio Regionale per sapere quali sono le intenzioni in merito alla “Carta di cooperazione interregionale e transfrontaliera di sviluppo della lingua occitana o lingua d’Oc, che nella seduta del 17 ottobre è stata adottata dal Consiglio Regionale d’Aquitania, al quale presto si uniranno le Regioni Midi-Pyrenees, Languedoc Roussillon e Rhone Alpes e che è stata inviata alla Regione Piemonte con analoga richiesta.”

Se consideriamo che in Italia abbiamo una legge di tutela per la minoranza occitana e se consideriamo inoltre la posizione transfrontaliera che occupano le Valli Occitane mi parebbe logico che la Regione Piemonte aderisca con entusiasmo alla proposta.

Ma vediamo nello specifico cosa si propone questa carta:

a- Nel quadro della politica linguistica pubblica concertata in favore dell’occitano in Aquitania, la Regione intende dotarsi di mezzi atti alla messa in opera di orientazioni strategichee, sia a livello regionale che interregioanale e transfrontaliero. In questo senso, sottomette all’approvazione dell’assemblea regionale la carta interregionale e transfrontaliera di sviluppo della lingua occitana.

b- 200.000 euro per anno vengono stanziati sulla cooperazione interregionale (e questo è un buon indice perchè indica una volontà di agire).

c- Altri partener coinvolti, le Regioni: Auvergne, Languedoc-Roussillon, Limousin, Midi.Pyrénées, Poitou-Charentes, Provence-Alpes Cote d”Azur, Rhone-Alpes, Generalitat di Catalunya, Regione Piemonte, Conselh Generau d’Aran.

d- L’assemblea regionale della Regione Aquitania ha votato all’unanimità il piano pluriennale 2011-2014 riguardante la politica linguistica pubblica concertata in favore dell’occitano in Aquitania. Due assi maggiori costituiscono la base di questo orientamento strategico: la trasmissione e la socializzazione della lingua. La messa in opera di queste azioni si basa sul principio fondante di un partenariato istituzionale tra le collettività e lo Stato , in una doppia dimensione infraregionale e interregionale che esige una dimensione completa dello spazio occitano.

e- Considerato che dal 2003, dalla prima edizione della biennale interregionale dell’Estivada di Rodez, le Regioni occitanofone si sono impegnate in un processo di dialogo intorno allo sviluppo della lingua e della cultura occitana che è a loro comune, la carta intende allargare le linee della cooperazione estendendole al dominio delle nuove tecnologie attraverso la produzione e la diffusione di programmi radiofonici e radiotelevisivi pan- occitani. e alla creazione di un organismo di regolazione della lingua occitana che prefiguri la nascita di un’Accademia la cui principale missione è quella di formulare la preconizzazione linguistica a destinazione d’uso del maggior numero di locutori possibili.

f- Considerati i diversi campi di sperimentazione avviati nelle regioni occitanafone dello spazio francese, spagnolo e italiano, si intende dare un quadro alla cooperazione definendo tematiche comuni per una politica linguistica. A questo scopo è stata redatta una carta di cooperazione interregionale che viene proposta alla validazione degli esecutivi dello spazio occitano di cui il Consiglio Regionale d’Aquitania è parte.
Mi pare che i due campi individuati come prioritari lo siano veramente, noi in Italia abbiamo la Legge 482-99 “Norme a tutela delle minoranze linguistiche storiche” che non ha dato seguito all’applicazione del contratto Rai Stato-Regione in merito alla definizione di programmi radio televisivi e ci pare che uno sblocco sia necessario. Per quanto riguarda la socializzazione linguistica su web in questi anni la Chambra d’oc, in collaborazione con la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Comunita Montana della Alpi del Mare, la Fondazione Giovanni Goria sta facendo un grande sforzo per dotarsi di un sito web che recuperi da una parte la memoria di quanto è stato elaborato dagli anni ’60 nelle valli Occitane e dall’altra parte per avere un sito completamente bilingue con uso della lingua occitana anche in programmi web audio e video.
Vogliamo inoltre sottolineare che sia con la Regione Piemonte che con la Provincia di Torino e la C.M. Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone e sia a livello associativo attraverso la Tsambra Francoprovensal , in questi anni si è iniziato un analogo lavoro per quanto riguarda la lingua e la cultura francoprovenzale, presente sia in Regione Piemonte che nella Regione Rhone Alpes.

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