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19 Dicembre 2014

Uncategorized · Christian Roccati

Ancòra o Ancora

“Ancora una volta sulla breccia, ancora una volta o chiuderete il varco del muro coi vostri morti. In tempo di pace nulla di meglio si adatta all’uomo che un contegno tranquillo ma quando lo squillo della guerra risuona all’orecchio si prenda a modello il contegno della tigre, fate appello al vostro sangue freddo, mutate la benevolenza in furore, sbarrate l’occhio, che incuta spavento!” ( “Enrico V” – Shakespeare cfr. “L’uomo del giorno dopo” cit. )

2014-12-18 10.32.50

Il mondo, quella strana rielaborazione di segnali elettrici che chiamiamo realtà.

L’iconologia è la rielaborazione della semiotica iconografica… A partire dalla percezione di particolari si schematizzano situazioni che si contestualizzano secondo un era, un’area geografica, un insieme di abitudini e consuetudini sociali e culturali ottenendo un azione, con tema e motivo.

Allo stesso modo rielaboriamo la realtà a partire da semplici impulsi elettrici…

Siamo trasduttori di onde elettromagnetiche e quanti di fotone. Siamo armoniche secondarie di una portante.

Ho appena eseguito un esercizio semplice. 300 piegamenti. Tardi? presto? Cosa c’entra? …è la mia boa per capire a che punto (e di cosa) sono, per decidere che esista ancora un collegamento con la realtà.

La mia percezione del qui ed ora in quest’illusione. Cogito ergo sum? sarà… non credo.
Percepisco quindi sono? Forse! Sono quindi esisto… più probabile.

Ed eccomi qui… Tutta la vita a cercare di far la cosa giusta, quella giusta veramente, che resta tale da qualsiasi lato la osservi. Eccomi qui.E adesso?

300 piegamenti e una breccia a portata di mano.

Ancora una volta cari amici su un sentiero che vedo solo io, ancora una volta, “il cielo stellato”… sopra di me, nessuna ragione dentro di me.

Christian Roccati
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