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2 Dicembre 2015

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Paolo: l’altra metà del cielo

…Dato che non si può smettere di sognare, continuo a pensare alla bella nuova via sul Mongioie… e dato che ogni cordata è composta da due soci, ecco l’altra metà del team che ha disegnato questo splendido itinerario.

Oggi intervistiamo Paolo Ramò, classe 1970, perito agrario e falegname, è appassionato alpinista, apritore di vie. Osservando la bellezza di questo percorso, questi dati non ci bastano, vogliamo conoscere a fondo il personaggio e il suo modo di vivere la natura e la scalata. Paolo è un personaggio schivo, che non si getta ai media, di poche parole ma in grado di sognare in grande.

 

Paolo_7a

Parlaci del tuo ultimo exploit
Siamo partiti abbastanza decisi con Carlo: poi da una bella energia positiva…

Com’è nato il nome della via?
Tutte le vie che chiodo poi faccio fatica a dare i nomi, ecco perché!

Descrivici questo itinerario
Per me non è cosi importante l’itinerario: alla fine è abbastanza impegnativo il primo tiro, per la scalata esigente, e gli altri anche se più facili. La chiodatura fa la sua parte.

Com’è nata l’idea?
Io abito vicino quindi erano un po’ di anni che avevo visto la linea su questo bel muro, con molto spazio …quindi bello.

Come avete proceduto per apertura e chiodatura?
Abbiamo fatto un po’ per uno davanti solo con cliff con placchette e tasselli già nei rinvii e un altro cordino per recuperare il trapano; ovviamente ogni volta che si cliffava si metteva un fix

Come avete proceduto per la libera?
Siamo tornati per scalare abbiamo provato il tiro difficile tutte e due da primi, poi gli altri ci siamo alternati anche perché le giornate sono corte.

Paolo_7c

Da quando vai in montagna? come hai cominciato?
In montagnia ho cominciato con gli sci a 6 anni, poi dal 87 ho cominciato con la speleologia; ho fatto parecchi anni di esplorazioni poi gare in Mountain Bike, un po’ di anni poi ancora gare di sci alpinismo, nel frattempo andando sempre un po in montagna

Quali sono state le tue migliori realizzazioni?
La scalata diciamo di falesia sono circa 7 o 8 anni che la pratico più costantemente: 8a+ è la difficoltà che ho salito. Poi molte cascate, vie di misto e vie in montagna, sicuramente più impegnative per me. Non riesco a provare le vie molto mi demotivo abbastanza.

Hai già in mente un prossimo progetto?
Prossimo progetto? Vediamo in primavera se riesco ha fare un inverno senza troppo sci

Vuoi aggiungere qualcosa?
Si! ringrazio Giovanna Avena del Rifugio Mongioie per l’ospitalità!

Christian Roccati
SITOFACEBOOK