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30 Marzo 2015

Climbing · in evidenza · La Sportiva · action · Caroline Ciavaldini · Climbing · Filippine · James Pearson · La Sportiva · progetti "giving back" · progetti di arrampicata · progetto Spot · Climbing · Vertical

CLIMBING. Pearson e Ciavaldini alla scoperta delle Filippine

Filippine. Foto: Francisco Taranto Jr.

Filippine. Foto: Francisco Taranto Jr.

 CLIMBING: JAMES PEARSON E CAROLINE CIAVALDINI SUPPORTATI DA LA SPORTIVA IN UN PROGETTO “GIVING BACK” NELLE FILIPPINE

I due climber avventurieri per eccellenza James Pearson e Caroline Ciavaldini sono stati supportati da La Sportiva  in un progetto di “giving back” nelle Filippine per sviluppare l’arrampicata locale

Il legame tra l’azienda di Ziano di Fiemme e le Filippine non è di quelli di vecchia data ma getta le sue basi in un’operazione di donazione effettuata dall’azienda nel 2013, nei mesi immediatamente successivi al disastro naturale (tifone) che ha colpito le isole dell’arcipelago filippino. Un aiuto in termini di prodotto a persone bisognose non troppo pubblicizzato ma davvero sentito dall’azienda.

Naturale quindi sposare in pieno il nuovo progetto degli atleti Pearsons e Ciavaldini, da sempre molto attenti ai progetti di “giving back” ovvero a restituire qualcosa in termini di conoscenze, supporto, aiuto, a popoli bisognosi, attraverso il mezzo (sportivo ed espressivo) dell’arrampicata.

Il nome del progetto ideato dalla coppia di “avventurieri” è Spot: acronimo che sta per Share (condividere), Progress (progresso), Open (apertura, mentale e di nuove vie arrampicatorie) e Teach (insegnare, ad arrampicare in modo consapevole).

Filippine. Foto: Francisco Taranto Jr.

Filippine. Foto: Francisco Taranto Jr.

IL PROGETTO

“E’ un progetto nato dall’idea di donare semplicemente un po’ di attrezzatura per l’arrampicata agli amici filippini che abbiamo imparato a conoscere attraverso vari viaggi in passato, ma poi si è evoluto in qualcosa di più ambizioso – dice proprio James Pearson – ovvero il tentativo di espandere la cultura dell’arrampicata e del vivere in verticale non ancora diffusa in tutti i paesi del globo nonostante le forti potenzialità e la presenza di “climbing spot” incredibili.”

Prosegue Carol: “Abbiamo passato più di un mese nelle Filippine arrampicando, pulendo le vie e ovviamente creandoci tanti nuovi amici locali: persone favolose, super ospitali e con tanta voglia di scoprire cose nuove in ambito verticale ma non solo: momenti di confronto in cui abbiamo scoperto che ci sono effettivamente diversi problematiche da risolvere legate allo sviluppo del mondo verticale:
1. Climbing equipment: il materiale è molto costoso nelle Filippine
2. Il grado più duro “boltato” è l’8c e non c’è ancora una visione di come poter ampliare le difficoltà di grado
3. Le tecniche di arrampicata dei climber locali sono legate a ciò che i ragazzi hanno appreso guardando i videodei climber americani ed europei, senza una vera e propria conoscenza tecnica appresa in parete
Quindi quello che abbiamo cercato di fare è:
a) collezionare e spedire loro più materiale possibile anche grazie al sostegno dei nostri sponsors
b) chiodare nuove aree di grado superiore
c) trasferirgli, sempre nel nostro piccolo, tutte le nostre conoscenze su nodi, soste, tecniche di arrampicata, utilizzo della corda e tante altr cosine spesso date per scontato.
Il risultato è andato oltre le più ottimistiche aspettative e siamo riusciti a donare più di 100 Kg di materiale grazie a sponsors e alla comunità dei climber mondiale che ha
preso a cuore il progetto. E le vie che siamo riusciti a tracciare sono risultate davvero interessanti.

Continua Caroline: Nell’area della cittadina Cebu, abbiamo aperto scoperto un paretone che abbiamo chiamato Monstrella, che è davvero di un ottimo livello. Si tratta di una parete strapiombante di 30 metri in altezza e 60 metri di base davvero impressionante con più di 10 vie, la maggior parte di 8a ed 8c. E c’è ancora un sacco di potenziale laggiù che speriamo i climber locali possano esplorare anche in autonomia o con l’aiuto di nuovi climbers che vorranno venire qui a proseguire ciò che noi abbiamo solo iniziato.
La zona più interessante per arrampicare si trova solo 1 km dalla cittadina di Cebu dove ogni abitante è estremamente disponibile a farti scoprire la zona ed ad aiutarti con il materiale. Ci è capitato anche di far provare ad arrampicare tanti bambini e curiosi in generale che poi ci hanno messo a nostro agio permettendoci di campeggiare lungo il vicino fiume.
Addentrandosi con i locals nei boschi dell’entro-terra si scoprono un sacco di tesori nascosti, sia in termini di roccia scalabile che di semplice paesaggio naturale mozzafiato. E alla fine credo che qui si trovino per davvero i migliori posti dove arrampicare di tutta l’Asia del Sud.

Nella speranza che chi ci legge possa continuare la nostra avventura e scoperta, vi segnaliamo il sito www.climbphilippines.com, fonte utilissima di informazioni sull’arrampicata nelle Filippine. E buon divertimento!”

James&Caroline

 

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