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21 Maggio 2014

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DA COURMAYEUR AL TETTO D'EUROPA

Rifugio Torino - fonte: www.rifugiotorino.com

Rifugio Torino – fonte: www.rifugiotorino.com

DA COURMAYEUR AL TETTO D’EUROPA. UN VIAGGIO UNICO

Le storiche cabine che uniscono Courmayeur al tetto d’Europa offrono, per 365 giorni all’anno, un’emozione unica: turisti e visitatori potranno scoprire, nella loro veste attuale, gli impianti delle Funivie Monte Bianco, che collegano La Palud, frazione situata poco sopra Courmayeur, all’inizio della Val Ferret, al Rifugio Torino (3.375 m).
L’ “Ottava meraviglia del mondo” è un’ascesa vertiginosa che permette di scorgere guglie, vette e ghiacciai sconfinati, un panorama unico ed estremo che si estende a perdita d’occhio.

Un ponte “aereo” tra Italia e Francia, l’ingresso privilegiato in una dimensione che fino agli anni ’50 era accessibile solo ai grandi alpinisti, un percorso a tappe verso il gigante d’Europa.

Salendo sulle cabine, da La Palud, in pochi minuti, si può raggiungere la prima fermata, quella del Pavillon, porta d’accesso verso alcuni tra i tesori più inestimabili del Bianco: l’Oasi Naturalistica del Pavillon du Mont Fréty dove si trovano il Giardino Alpino Saussurea, ovvero il giardino botanico alpino più alto d’Europa con oltre 800 specie di piante alpine proveniente da tutto il mondo, la mostra permanente dei cristalli del Monte Bianco, che custodisce gelosamente questi tesori alpini naturali, e il bar ristorante Pavillon, avamposto d’alta quota dell’ottima cucina locale, con una splendida terrazza dalla vista mozzafiato. Da qui si dipartono numerosi sentieri, che portano fino ai piedi dei ghiacciai.

La seconda tappa del viaggio sospeso è altrettanto apprezzata: dal Pavillon si raggiunge la stazione del Rifugio Torino, anzi, i due rifugi Torino, entrambi dotati di terrazze panoramiche dove lo sguardo si perde all’orizzonte: quello nuovo, a 3.375 metri e il Torino Vecchio, a 3.329 metri, datato 1898. Li unisce nel periodo estivo il panoramico sentiero dei Giganti, un breve percorso tra le vette più belle, assolutamente da provare.

L’ultima stazione, Punta Helbronner (3.462 m), è attualmente chiusa per i lavori di realizzazione della nuova funivia.

Queste sono le mete, ma ciò che conta, in questo caso, è anche il viaggio. In funivia si ha l’impressione di volare, di spaziare con l’immaginazione, gli occhi, i sensi. Lo sguardo si perde in lontananza, catturato dall’alternanza di vette e ghiacciai, una prospettiva che, se non ci sono troppe nuvole, una volta arrivati in alto, permette di intravedere agevolmente tutti i 4.000 delle Alpi occidentali, il Cervino, il Monte Rosa, il Gran Paradiso, il Grand Combin, distanti solo poche decine di km in linea d’aria.

 

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