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18 Agosto 2010

Ambiente e Territorio · Val Gardena · Ambiente e Territorio · ecursioni · experience · Val Gardena · Ambiente e Territorio

Escursioni in Val Gardena: GARDENA 2000

Vieni a fare il giro della Val Gardena seguendo un percorso sopra i 2000 m di quota in 6 giorni! Con Gardena 2000 si può!

Punto di partenza, direzione, suddivisione in tappe: possono essere scelti a seconda delle esigenze individuali e sono modificabili a piacimento sulla base della condizione fisica e della capacità.
Caratteristche: richieste buona condizione fisica e sicurezza di passo, è anche indispensabile non soffrire di vertigini soprattutto per la traversata del Sella!
Posto di ristoro: i pernottamenti ai rifugi vanno necessariamente prenotati
Carte:
l’itinerario circolare “Gardena 2000” è contrassegnato da una “G” maiuscola nella carta Tabacco, foglio: Val Gardena-Alpe di Siusi, 1:25.000 Carta Kompass: n. 616.

Ecco il percorso Gardena 2000, step by step:

1° giorno
Ortisei, 1236 m (seggiovia) Rasciesa, 2103 m – Rif. Brogles (segn. 35), ore 1,30 (itinerario n.7) – Forcella Pana (segn. 6), ore 1.30 (itinerario n. 22) – Malga Troier (posto di ristoro) – Rif. Firenze in Cisles, 2307 m (segn. 1), 1 ora.

2° giorno
Rif. Firenze in Cisles, 2307 m, – Rif. Puez, 2475 m (itinerario normale: segn. 2), ore 3.30 (itinerario n. 48) – Gardenaccia/altopiano del Puez – passo di Crespeina, 2528 m, e Passo Cir, 2469 m – Passo Gardena, 2137 m, (segn. 2 e segn. 2 in triangolo rosso) ore 2.30-3. Pernottamento: Albergo Frara, Hotel Cir

3° giorno
Passo Gardena – Val Setùs – Rif. F. Cavazza al Pisciadù, 2587 m, (segn. 666), ore 1.30 (itinerario n. 17) – Rif Boè (segn. 666, risp. segn. 2 in triangolo rosso, Alta Via delle Dolomiti), ore 2-2.30 (itinerario n.17).

4° giorno
Rif. Boè – si ripercuote all’indietro il sentiero del giorno precedente e lungo l’erosa dorsale dell’Antersass si giunge al cartello isolato, dove si dirama a sud-ovest il sentiero 647. Si scende per la Val Lasties e all’uscita della stessa si prende a destra , ora con segn. 656, salendo verso ovest ad un tornante della strada del Passo Sella. A piedi (2,8 km) si raggiunge l’altezza del passo e si varca quest’ultimo scendendo al Rif. Passo Sella, 2180 m, ore 3 dal Rif. Boè. Da lì a piedi in ore 1.30 (segn. 525) o con la cabinovia fino al Rif. Toni Demetz, 2681 m, (possibilità di pernottamento) e in un’ altra ora si arriva al Rif. Vicenza al Sassolungo, 2253 m. Variante dal Passo Sella: pernottamento al Rif. Valentini (raggiungibile su carrozzabile, 15 min.).

5° giorno
a) Rif. Vicenza al Sassolungo – Rif. Sasso Piatto, 2297 m, (segn. 525, poi 527), ore 2 – per la prosecuzione vedasi sotto b).
b) Rif. Valentini – Albergo Salei – Forcella del Rodella, 2308 m, -sentiero Federico Augusto (segn. 594/4) – Rif. Sasso Piatto, ore 1.30 – 2 – Rif. Alpe di Tires, 2441 m (segn. 4), ore 2 -2.30 – Rif. Bolzano al Monte Pez, 2457 m (segn. 4), ore 2 (vedasi itinerario n. 6 in senso inverso).

6° giorno
Rif. Bolzano al Monte Pez – Sentiero dei turisti (segn. 1) – Malga Saltner – Alpe di Siusi, 1 ora. Traverstata dell’Alpe di Siusi in direzione nord-orientale (presso il ponte sul torrente Cepei, poco dopo la malga Saltner abbandoniamo la segnavia 5 prendendo sulla destra la segnavia “S” fino alla Malga ristorante Laurin. Si prosegue passando per gli alberghi Panorama, Ritsch, Icaro e l’Hotel Sole fino alla cabinovia per Ortisei.) ore 2 – 2.30 ca. Ritorno a valle a piedi: a 200 passi verso ovest dall’albergo Risch si dirama a nord la carrozzabile per l’albergo Sole e da questa biforca subito sulla sinistra la strada per Bulla, che scende al paesino di Bulla passando per l’albergo Mote Piz. All’ingresso dell’abitato, presso l’hotel Mesavia, si prende la strada per Roncadizza (paesino alle porte di Ortisei). Dall’Albergo Ritsch ore 1.30 ca.

Oppure, molte altre sono le possibilità escursionistiche in Val Gardena:

A S. Pietro di Laion, 1210m, per il “Sentiero della Posta” – Sulle tracce dei postini di un tempo.

Punto di partenza: Ortisei, 1236m
Tempo di marcia
: ore 2.30-3
Quota massima:
Albergo Pedruc’.
Caratteristiche:
tranquillo sentiero attraverso il bosco, che presenta però alcuni punti un po’accidentati (attraversamento di frane rocciose) e alcuni tratti scoscesi scarsamente assicurati, sopra la zona artigianale di Pontives, dove è bene non perdere di vista i bambini!
Posto di ristoro:
Albergo Pedruc’, Albergo Überbacher a S.Pietro.
Segnaletica:
segnalato chiaramente con una “P”.
Carta:
Kompass n. 59
Percorso: dalla piazza della chiesa ci dirigiamo verso ovest percorrendo la via Sneton e la via Mureda fino all’Hotel Grien (20 min.). Poco prima di raggiungere l’hotel, lasciamo la strada e ci addentriamo nel bosco passando davanti all’antico maso Pradatsch (anno 1772) e al maso Dumat. Al primo bivio prendiamo a sinistra. Dopo 10 min., nei pressi di un rialzo roccioso nel bosco, ci imbattiamo nel secondo sentiero di accesso, che proviene dalla via Nevel. Presso questa sporgenza rocciosa si varca il confine comunale (Ortisei-Laion) nonché quello linguistico (ladino-tedesco). D’ora in avanti se percorriamo il sentiero (il quale attraversa fra l’altro un’antichissima frana di dimensioni colossali) facendo ben attenzione alle tabelle e ai segnavia presso gli incroci, sarà impossibile sbagliare strada. Dopo ca. ore 1.30 di cammino raggiungiamo l’Albergo Pedruc’ (Pedrutscher Hof), 1262m e procediamo sulla strada asfaltata, ma con scarso traffico, fino a S. Pietro (1ora).
Ritorno: a) ritorno come all’andata; b) si torna ad Ortisei con l’autocorriera Bressanone-Laion-S.Pietro (Alb. Überbacher); c) dall’Alb Überbacher so scende sulla carrozzabile per pochi minuti fino ad un ponticello, poi si sale subito a sinistra fino alla falegnameria. Lì al bivio si va dritti fino al maso Rabanser e so continua sempre verso est, percorrendo diversi valloncelli boscosi, si passa accanto al maso Plankl e so arriva quindi alla fermata a richiesta dell’autocorriera, all’incrocio davanti all’Hotel Pontives, all’imbocco della stretta omonima (1109 m; ore 1.15).

Chiesa di S. Giacomo, 1565m – Da S. Cristina alla chiesa più antica della valle

Punto di partenza: S. Cristina, 1428m (frazione Plesdinaz, 1600 m)
Tempo di percorrenza:
ore 2-2.30
Caratteristiche:
fino ai masi Praulëta strada asfaltata piuttosto ripida (dislivello m 212), facile il tratto successivo del percorso
Posto di ristor
o: gli alberghi del paesino di S. Giacomo
Segnaletica:
rosso bianca, in seguito n. 4
Carta:
Kompass n. 59
Percorso: cominciamo l’escursione presso l’Hotel Dosses sulla strada del fondovalle, saliamo quindi per la via Cisles, che corre parallela all’omonimo torrente, e più sopra proseguiamo per la via Plesdinaz che si dirama a sinistra, in direzione nord-ovest. Raggiunta la sommità di questa strada (Casa l’Ciabot, 30 min.) troviamo una biforcazione ben segnalata. Mantenendoci sulla destra, proseguiamo su fondo asfalto e dopo pochi minuti giungiamo alle case di Praulëta che sorgono su un bel terrazzo prativo. Dal tabernacolo sotto la prima casa (tabella segnavia) un viottolo in piano fiancheggiato da larici si snoda a mezza costa verso ovest ed entra quindi nel bosco rado, sopra il gruppo di masi di Ulëta arrampicati su un erto pendio, per sboccare poi in una carrareccia con segn. Nr. 4 (S. Giacomo- Alpe Mastlè). Seguiamo questa strada verso ovest per 10-15 min. e dopo l’alta croce a due bracci e il crocifisso con tettucci imbocchiamo a destra una stradina in piano non numerata che passa accanto all’antichissimo maso Peza (un tempo tributario dei vescovi di Frisinga) giungendo dopo poco alla chiesetta di S. Giacomo.
Il sentiero per Ortisei parte dalla chiesa e si dirige verso ovest, dapprima in piano, poi in discesa, passando accanto ad un edificio in rovina e si snoda quindi lungo la cresta boscosa arrivando in centro lungo la passeggiata Col de Flam.
Percorso per ritorno: a) da Ortisei a S. Cristina con l’autobus; b) si torna a S. Cristina per il sentiero Ulëta.

Giro dell’Alpe di Cisles, 2263 m – Escursione nel parco naturale- un giardino Fra le rocce

Punto di partenza: S. Cristina, stazione a monte della cabinovia Col Raiser, 2102 m (parcheggio a pagamento presso la stazione a valle)
Quota massima:
Plan Ciautier 2300 m, ai piedi del Sass Rigais
Tempo di marcia:
ore 3.15
Caratteristiche:
facile escursione priva di pericoli in una zona di alpeggi, su sentieri carrarecce alle pendici delle Odle e del Seceda. Adatta anche per bambini e anziani. La flora di questi pascoli alpini è di proverbiale bellezza.
Posto di ristoro:
Rif. Firenze in Cisles,  Rif. Col Raiser, Rif. Fermeda
Carta:
KOMPASS n. 59
Percorso: dalla stazione a monte un idillico sentierino (segnavia n. 4) conduce in 20 min. al Rifugio Firenze in Cisles, 2037 m, che appare a nord-ovest dopo pochi minuti. Da lì, lasciando sulla destra l`edificio con la meridiana, si sale lungo il sentiero con segnavia n. 13 (tabella Sass Rigais/Rif. Genova ) passando accanto all`abbeveratoio. Percorrendo in salita lo splendido paesaggio alle pendici delle Odle, raggiungiamo l`erboso terrazzo del Plan Ciautier, 2263 m, proprio alla base del Sass Rigais, 45 min. (punto di svolta orientale). Questo verde terrazzo segnato da frane di disgregazione, è un punto per le escursioni, come si vede dalle numerose tabelle qui colorate: sentieri per la scalata al Sass Rigais,  Furchetta, Forcella dall`Ega, Rif. Puez ecc. Dalla tabella segnavia 2B (stazione a monte della funivia dell Seceda) lungo le ondulazioni del terreno segnato da qualche innocuo spuntone di roccia ai piedi della torre del Sas da Mesdì, proseguendo verso ovest fino al bivio sotto la torre della Grande Fermeda (tabella segnavia). Lì si abbandona il sentiero 2B prendendo a sinistra quello per il Col Raiser. Questo conduce ora verso la Piera longia, caratteristico spuntone di roccia staccatosi dalle Odle e precipitato qui alla fine dell´era glaciale, che svetta isolata formando un forte strapiombo. Giunti alle sue pendici ci imbattiamo in un sentiero d`alpeggio che scende tagliando a mezza costa splendidi declivi fioriti. Più in basso, dopo poco giungiamo ad un importante crocevia di sentieri con tabelle segnavia. Qui c´è la possibilità di terminare il giro prima del previsto:a) lungo il sentiero con segnavia n.1, oltrepassando il dorso dell’Alpe a sud –est fino al Rif. Firenze, non visibile da qui, 30 min.; b) lungo il sentiero 2B in discesa fino alla cabinovia del Col Raiser, già visibile, 25 min.
Desiderando invece prolungare il giro, dal crocevia si prosegue in direzione nord-ovest sul sentiero con segnavia n. 1 fino al posto di ristoro Malga Troier, 2271 m; 15 min. Procedendo in salita si arriva ad un ameno specchio d’acqua (Lech da Iman), da cui si può trarre un bel motivo fotografico.Dalla Malga Troier si percorre una carrareccia di servizio in direzione sud-ovest che, attraverso una conca prativa, dopo alcuni  minuti ci conduce in discesa alla Baita Daniel. Per raggiungere il Rif. Fermeda, la nostra prossima meta, scendiamo per 10 min. lungo la carrareccia. Il rifugio si scorge solo tardi, poiché sorge in una conca a destra del sentiero. Da lì si torna alla cabinovia del Col Raiser su un bel sentiero quasi in piano (45 min.).

Grazie alla nuova cartina multimediale ed ai tracciati GPS sarà possibile pianificare prima della partenza la gita escursionistica in Val Gardena.

CARTINA

Dati GPS da scaricare e stampare

Ed inoltre, per tutti gli escursionisti la Val Gardena propone la  “Cristal d’Or” – Il distintivo per escursionisti. Oro, argento, bronzo e cristallo per ricordare tanto impegno e tanti momenti emozionanti legati alla montagna. Per tutti quelli che hanno un grande amore per la montagna e notevoli ambizioni personali, la Val Gardena ha creato il nuovo distintivo escursionistico “Cristal d’Or” che viene consegnato quale riconoscimento pubblico per i chilometri percorsi.

Nelle Associazioni Turistiche è in vendita il libretto d’iscrizione che deve essere vidimato in tutti i rifugi e le malghe che visiterete durante la Vostra permanenza. Ogni timbro Vi porterà dei punti.

Leggi la scheda di presentazione di Val Gardena su MountainBlog.

Per maggiori informazioni:
Area vacanze Val Gardena
Tel. 0471 777777
www.valgardena.it
info@valgardena.it

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