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7 Marzo 2012

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ESCURSIONI IN VALLE D'AOSTA Eternod-Monte Paglietta: un itinerario da favola!

Vi proponiamo uno degli itinerari consigliati da Christian Roccati nella sua guida Escursioni in Valle d’Aosta – Sentieri e camminate tra montagne e meraviglie,  pubblicata nel 2011 da Graphot Editrice.

La guida, che raccoglie percorsi classici, itinerari sconosciuti e poco frequentati, e stata recentemente ristampata.

Quella che vi segnaliamo è  una gita, per escursionisti allenati, che comprende nell’itinerario anche la visita ai borghi di valle, ed offre panorami di vetta incredibili.

Eternod (1646 m) – Monte Paglietta (2476 m)

Descrizione:
Il Monte Paglietta (2476 m)  è una cima per lo più sconosciuta alla maggior parte degli escursionisti, che in alta valle s’impone maestosa sopra al borghetto di Etroubles. Il camminatore che affronta questo tour ha la sensazione di trovarsi in un vallone alpino simile a quelli delle favole. Si passeggia tra costoni erbosi ed alpeggi, quelli fiorenti e quelli che ormai son diventati ruderi, silenti testimoni del tempo che fu.

In questa escursione per altro non mancano né i tratti più ripidi, né quelli erti e caratterizzati da roccette, il tutto per dare un sapore d’alta montagna ad un giro che ne ha tutto l’aspetto. Il panorama dalla vetta è poi qualche cosa di magnifico, riportando lo sguardo del fruitore a quello dell’aquila dal suo nido.

Consigliamo quindi questo percorso agli escursionisti allenati, che vogliano godere tout court di ogni aspetto di una bella gita e di combinare tale piacere con la visita dei bei borghetti della vallata. Tra questi ad esempio vi è il vicino Saint-Rhémy-en-Bosses, conosciuto soprattutto per il noto prosciutto: il Vallée d’Aoste Jambon de Bosses DOP. Si tratta di una delizia da non mancare! Se poi avete la fortuna di salire alla vetta nei giorni in cui si festeggiano i sapori locali, non potete farvi mancare la relativa manifestazione culinaria: è qualche cosa che non dimenticherete!
(Informazioni specifiche di riscontrano nelle varie APT valdostane).

Accesso:
Mediante l’autostrada A5 si raggiunge l’uscita di Aosta est. Dal casello si continua a DX e, tralasciando le due diramazioni a DX per Quart e, sempre a DX per il centro di Aosta, si entra nel tunnel per il Gran San Bernardo (cartelli verdi). Si prosegue nella superstrada in galleria sino ad uscirne, e si continua superando Gignod e raggiungendo Etroubles.
Si trascurando a DX la deviazione per Vachery. Si raggiunge poco dopo la strada secondaria a DX per il paesino di Prailles che si imbocca (cartello blu).

Si procede sulla stessa sino al paese di Eternod. Si supera la frazione inferiore e si raggiunge quella superiore presso un tornante verso DX. Si trascura anche quest’ultimo piccolo agglomerato proseguendo sulla stradina asfaltata che continua a tornanti, prima a DX poi a SX, raggiungendo un ultimo bivio.

Si prosegue a DX e si continua a salire su uno sterrato a tratti in parte dissestato. La strada conduce in pochi minuti ad uno spiazzo di parcheggio presso un bivio tra due diramazioni entrambe limitate da divieto di accesso agli automezzi. Si posteggia senza ostacolare il transito.

Salita: 2h45’
Discesa: 2h15’
Dislivello: 900 m
Difficoltà: E
Segnavia: n.1, 17

Itinerario
Dallo spiazzo di parcheggio (1712 m) si prosegue a SX, ad ovest, tralasciando la diramazione a DX, ad est, che porta nel vallone del Menouve. Si cammina su una sterrata in falso piano in assenza di iniziali indicazioni, raggiungendo fra le conifere un primo bivio. Si continua a DX in salita tralasciando la sterrata a SX in discesa, che giunge da Saint-Rhémy-en-Bosses. Da questo tratto iniziano ad esserci indicazioni di raccordo Alta Via n.1 e TDC (Tour del Gran Combin).

Proseguendo sullo sterrato s’incontra e tralascia una diramazione secondaria a DX e si continua sulla principale uscendo dal bosco e raggiungendo l’alpe di Barasson (1865 m), presso un impluvio che origina una piana davvero suggestiva. Si tratta di un’ottima area per famiglie, (…educate e rispettose dell’ambiente naturale quasi incontaminato), in cui anche i giovani arrampicatori potranno divertirsi su qualche masso erratico.

Presso l’alpe si trovano una fonte ed una palina segnaletica con le indicazioni; a partire dai cartelli evidenti si prosegue a DX lungo il torrente seguendo il segnavia numero 17. Si risale il valloncello a SX, (sulla DX idrografica), superando un profumato boschetto di conifere sovrastate a DX dai contrafforti meridionali del mont Paglietta ed a SX dalla testa di Tchoúme, alta 2351 m. Si continua a risalire la comba sino a raggiungere i ruderi della malga Cretou, e si prosegue a DX in discesa oltrepassando il piccolo rio e risalendo sulla sponda opposta, la SX idrografica.

Dopo poco s’incontra un bivio e si procede a DX (segnavia 17), trascurando la deviazione a SX per il col de Barasson. Si supera quindi a mezzacosta un tratto con alcuni detriti erratici e si prosegue sulla parte più ripida dell’itinerario, che valica la barra rocciosa ovest del Monte Paglietta (2476 m), giungendo ai piani superiori ed all’omonima malga ancora in perfetto stato.

In questa conca prativa il sentiero si riduce ad un’accennata traccia erbosa, segnalata mediante ometti verniciati con bolli gialli. Una palina presso la struttura indica il sentiero a DX che attraversa i piani e risale la dorsale che porta sulla sommità. La parte finale dell’itinerario è di nuovo ripida e guadagna un crinale erboso con molti affioramenti rocciosi. Si insegue tutta la cresta finale verso sud, in un ambiente quasi lunare sino a scendere verso la cuspide di vetta a 2476 m.

La vista spazia a 360°: di fronte si può osservare il mont Fallere, la “finestra della Vallée”, mentre a DX la Grand Rochere, il lontano monte Bianco e la cresta di confine che divide l’Italia dalla Svizzera. Si può identificare di fronte ad essa il vallone del Gran San Bernardo che si conclude nell’omonimo e famoso passo, alle proprie spalle. Verso DX, si possono osservare i maestosi contrafforti del mont Vélan (3734 m).

La discesa avviene dal medesimo itinerario.

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