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20 Agosto 2013

Uncategorized · alberto mangili · Canyoning · Christian Roccati · forra · torrentismo

Forre e rotocalchi

Questi son veramente giorni pieni… sta per uscire il quinto libro di quest’anno, due son già pronti per la stagione ventura e tre li sto scrivendo. Romanzi, buografie, manuali, di tutto un po’. Ogni cosa tesa al miglioramento della società che vi è intorno. Uno ci prova e spera di non far danni.

Mi hanno appena chiamato per una donazione di sangue, bene, andiamo, quello è facile da fare, sai che è giusto. Prima sento chi di dovere per onorare gli impegni presi e poi mi considero libero di andare con il bene placito, per assolvere al compito. Molto più difficile è impostarvi la professione. Ho fatto moltissimo volontariato per migliaia di giorni eppure riesco ad ottenere molto di più con le iniziative dei miei libri. Ma si capisce? non credo. E’ importante che si comprenda? No, basta che serva!

Ieri è uscito un articolo in cui mi si fanno alcune domande.

Carino. …a parte che hanno sbagliato il cognome. (…mi chiamo ROCCATI giuro!!) Però Carino. Gentile il giornalista e altrettanto la redazione. Ma cosa “passa” di ciò che faccio? Mi viene in mente il mio illustre professor Rebora, che analizzava la storia economica facendo, tra l’altro, approfonditi studi da nutrizionista. L’intervistatore di turno durante una sera di gala gli domanda “una ricetta per Natale?”... e lui risponde “io sono un professore di Storia non un ricettatore”…

Beh… io tento di riqualificare il territorio e gli strati sociali sullo stesso… provo con la cultura tout court a spostare persone nelle vallate sconosciute a patire da quelle saturate per sovvenzionare con turismo erudito l’economia delle micro vallate, perché sopravvivano e il loro sapere rurale non si perda. Tento di interlacciare tutti i campi della conoscenza fra loro in modo che le persone non stiano davanti alla scatola nera che trasmette alcune informazioni selezionate per il controllo delle masse. Cerco di portare il pensiero al di là di quella striscietta di cemento abitato che la gente pensa sia il mondo è che sarà l’uno per un milione della superficie del pianeta.

E questo solo con le guide… Che sono la minima parte del mio lavoro. Poi c’è tutto il resto. Temo che rimarrò “ricettatore” però. Da un lato va anche bene, è in effetti parte del mio lavoro. Il giornalista ha fatto in maniera impeccabile il suo cogliendo spiccato uno degli elementi. forse sono io che non ho fatto bene il mio.

Ridendo e scherzando ieri mi sono uscite tre ore libere, grazie alle nottate passate a lavorare… e così mi son goduto un canyon vicino a casa. Finalmente. Un ambiente davvero particolare, quasi una non-forra. Aperto, luminoso, e soprattutto intarsiato nella puddinga. Conglomerato: è l’unico torrente italiano scavato in questa tipolgia di roccia.

Sono andato con il buon Alberto. E’ stato un momento per confrontarsi dopo così tanto che io mancavo. Pensieri profondi e leggeri al contempo; Albe è la cosa più simile che esista a un pirata di Tortuga, quindi già per questo ha tutta la mia stima!

L’ambiente è davvero unico, un sollazzo per l’anima che può davvero volare libera.

Il resto è solo e semplice esistere.

Di tuffo in tuffo…

…di tobogan in tobogan

…fino all’uscita

Christian Roccati
SITOFACEBOOK

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