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8 Maggio 2013

Senza categoria

Don’t stand so close to me!

Su Masoko Tanga 6c+/7a

Ebbene sì, lo confesso: la mia avventura nel mondo del verticale è stata accompagnata dalla musica rock, ed il rock aveva il sound dei Police. Era il 1979, quando, con Roxanne nella testa, muovevo i primi passi con gli scarponi sulle rocce del Mont La Saxe a Courmayeur. E l’estate successiva vi sarebbe stata la “scoperta” delle montagne di casa al suono di Message in a Bottle, il primo bacio rubato alla fidanzatina estiva e la prima delusione, alle note sognanti e visionarie di Walking on the moon. Anni ed anni dopo mi sarei ritrovato ad incastrare le mani in una bellissima e aggettante fessura appena scoperta, in uno dei periodi più felici della mia esistenza. Uscito da quella bellissima scalata con un brano dei Police che mi martellava la testa, sarebbe nata così la “mia” Masoko Tanga, in onore allo stupendo primo album della band: Outlandos d’amour. Quanti anni sono passati, quanti bei ricordi di amici e di scalate. Ma anche quanti errori commessi per la troppa leggerezza e debolezza nell’affrontare le cose. Nei momenti difficili e tristi, la musica dei Police era lì, con i miei diari e le mie montagne. Ed anche questa sera, al termine di una giornata trascorsa serena, nei boschi ed al sole, un loro brano continua a suonarmi in testa, in una bella versione del 1986. Ma ora, che da tempo ho trovato la mia “rosaspina”, a differenza di quegli anni guerriglieri e lontani so chi sono, cosa voglio e dove sono diretto. Don’t stand so close to me!

Giovani insegnanti sono l’oggetto
della fantasia delle alunne
Lei lo desidera tantissimo
Sa cosa vuole essere
Dentro di lei c’è il vivo desiderio
Questa ragazza è un libro aperto
Un libro segnato lei è così vicina adesso
Questa ragazza ha la metà degli anni di lui

Non fermarti così vicino a me

I suoi amici sono invidiosi
Sanno cosa ottengono le cattive ragazze
Qualche volta non è così semplice
essere l’insegnante prediletto
Tentazione, frustrazione
Il suo grido diventa così cattivo
Umida la fermata dell’autobus, lei stà aspettando
La sua macchina è calda e asciutta

Non fermarti così vicino a me

Libero dialogo in aula
Provano e riprovano a ferirlo
Parole forti nella sala del personale
Le accuse volano
Non è modo
Lui l’ha vista
Lui comincia ad agitarsi comincia a tossire
Proprio come il vecchio uomo in
Quel libro di Nabokov

Non fermarti così vicino a me
(Don’t stand so close to me – The Police)