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15 Settembre 2011

Mountain Refuge · Mountain Taste · Notizie / Eventi · Rifugi · Accademia della Montagna del Trentino · Egidio Bonapace · experience · gusto · gusto e tradizione · I Rifugi del Gusto · Rifugi · tradizioni enogastronomiche · Rifugi

I RIFUGI DEL GUSTO PROLUNGANO L’ALTA STAGIONE L’estate agli sgoccioli non ferma l’ospitalità in alta quota

Rifugio TuckettUna montagna da assaporare in ogni sua stagione. Questa è la sfida de “I Rifugi del Gusto”, l’iniziativa promossa da Assessorato all’agricoltura, foreste, turismo e promozione della Provincia di Trento, Associazione Gestori Rifugi del Trentino, Sat, Accademia della Montagna, Trentino Marketing con la partnership di Cavit, che abbina l’ospitalità in alta quota all’enogastronomia declinata secondo i sapori della tradizione trentina

Saranno ben quarantuno i rifugi coinvolti, con la copertura dell’intero arco alpino provinciale, che prolungheranno l’apertura dal 19 settembre fino al 2 ottobre.

«I rifugi del Trentino, assieme a quelli dei cugini dell’Alto Adige, rappresentano oltre la metà del totale nazionale – sottolinea Egidio Bonapace, presidente dell’Accademia della Montagna del Trentinoe si pongono quindi come un valore sociale e culturale assai forte. Da sempre il rifugio è il presidio della montagna, oltre a costituire storicamente la prima forma di turismo in Trentino».

I rifugi sono delle vere e proprie sentinelle del territorio, posti strategicamente sul crocevia delle principali vie alpinistiche oppure ai piedi di spettacolari cime. Niente più della vista del rifugio ristora il turista al termine di una giornata di cammino, tra cambi di vegetazione e un’aria sempre più rarefatta.

«Il rifugio nasce come struttura di accoglienza in cui si respira cultura di montagna e non deve snaturarsi – prosegue Bonapace per trasformarsi in albergo. Ogni rifugio ha una sua specificità e fondamentale è il ruolo del gestore, che dà l’impronta al rifugio. L’accoglienza e il patrimonio di esperienza messo a disposizione di escursionisti e alpinisti fanno la differenza».

Negli ultimi vent’anni il rifugista ha potuto toccare con mano il cambiamento della clientela di passaggio, sempre più formata da escursionisti piuttosto che da alpinisti. «Da punto di partenza per le vie alpinistiche, il rifugio è diventato sempre di più punto di arrivo, meta turistica per famiglie e bambini. Da qui l’esigenza di potenziare i servizi: dall’ospitalità notturna alla cucina, che offre piatti più elaborati rispetto a quelli della tradizione di montagna».

Il tutto senza perdere di vista le peculiarità del rifugio, struttura che si pone al servizio dell’amante della montagna e dell’ambiente circostante, di cui amplifica la bellezza.

L’estate sta finendo ma non certo il fascino dell’alta quota, come osserva Bonapace, che per anni è stato gestore di rifugi: «La montagna in autunno può considerarsi ancora alta stagione. I colori e l’atmosfera più rarefatta fanno sembrare le montagne più vicine e i contorni ancora più definiti. Naturalmente c’è anche meno confusione rispetto ai mesi estivi e quindi il gestore può intrattenersi con maggiore disponibilità assieme agli ospiti di giornata. I nostri vicini di casa dell’Alto Adige già da alcuni anni hanno sperimentato con successo il prolungamento dell’apertura fino alla metà di ottobre. L’iniziativa “I Rifugi del Gusto” va perfettamente in questa direzione e l’aumento delle adesioni dai 14 rifugi del 2010 ai 41 di quest’anno, lascia intendere che nel giro di pochi anni ci possa essere anche un ritorno economico soddisfacente”.

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