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24 Marzo 2011

Cult · Adriano Zanotto · experience · Giuseppe Mazzotti · letteratura di montagna · Premio Gambrinus · Ugo Fabris · Cultura

PREMIO GAMBRINUS Ricordo di Giuseppe Mazzotti

Giuseppe Mazzotti, uomo di cultura trevigiano eclettico ed innovativo, moriva il 28 marzo 1981, e un anno dopo, un gruppo di persone a lui vicine – la famiglia, Adriano Zanotto, amici come Toni Benetton, Cino Boccazzi, Giovan Battista Ceriana, Ugo Fabris, Alessandro Meccoli e Giovanni Vicentini, ed ancora l’Associazione “Amici di Comisso”, il Comune di San Polo di Piave e il Touring Club Italiano – per onorarne la figura e l’opera costituiva un Comitato Promotore, istituendo il Premio GAMBRINUS “GIUSEPPE MAZZOTTI” PER LA LETTERATURA DI MONTAGNA, DI ESPLORAZIONE E DI ECOLOGIA, la cui prima edizione è stata presentata nel 1982.

Oggi il concorso, che nel 2009 ha arricchito la propria denominazione (e, di conseguenza, gli ambiti di interesse) cambiandola in PREMIO GAMBRINUS “GIUSEPPE MAZZOTTI” PER LA LETTERATURA DI MONTAGNA, ALPINISMO, ESPLORAZIONE – VIAGGI, ECOLOGIA E PAESAGGIO, ARTIGIANATO DI TRADIZIONE E FINESTRA SULLE VENEZIE, in occasione del trentennale dalla morte del suo ispiratore, ricorda la vastità d’interessi e capacità d’incidere sul corso degli eventi di una delle personalità di maggior spicco della cultura veneta contemporanea, l’affetto per la quale già all’indomani della sua scomparsa portò ad un proliferare di iniziative e premi in suo nome. Oggi, a distanza di 30 anni da quel 28 marzo, la memoria di Giuseppe Mazzotti è viva e perpetrata in fraterna collaborazione dalla Fondazione Giuseppe Mazzotti di Treviso e dall’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti, che ogni novembre raduna a San Polo di Piave vecchi e nuovi amici del grande “Bepi”.

Un ricordo particolarmente toccante e che ben definisce la relazione tra la morte di Mazzotti e la conseguente nascita del Premio a lui intitolato, è quello dell’amico Ugo Fabris, risalente al 1997:

Fuori dalla stanza operatoria appoggiati al muro, stretti quasi abbracciati, Nerina (la moglie), Anna (la figlia), Franco (il marito di Anna) ed io, aspettavamo trepidanti, nel grande silenzio di un cupo corridoio, la fine di un intervento cui era stato sottoposto Bepi. All’uscita del Primario, seguì la barella che lo portava in rianimazione come ci disse il chirurgo. Fu un attimo di forte intensità e tensione. Nerina disse che aveva gli occhi aperti e che forse aveva visto e guardato. Poco dopo la fine!
Bepi era morto il 28 Marzo 1981. Era il 41° anniversario del mio matrimonio che avevo festeggiato con mia moglie al Gambrinus.
L’amico Adriano Zanotto era a Parigi per una importante partecipazione della gastronomia italiana. Lo avvisai del triste evento e al suo rientro si fece subito vivo chiamandomi per comunicarmi che desiderava ricordare Bepi con un Premio qualificato e duraturo.
Lo avvertii che Celeste ci aveva già preceduti con una analoga iniziativa ma Adriano osservò che per un nome e una memoria come quella di Bepi Mazzotti c’era posto per tanti premi.

Me ne occupai subito e presi contatti con alcuni amici. Primo fra tutti Tino Ceriana, il caro, generoso e buon Tino scomparso poi prematuramente. Tino avvicinò il nostro comune amico Giovanni Vicentini e, sempre in sintonia con Adriano e con me, realizzò le prime iniziative.
Coinvolgemmo, dopo una serie di riunioni a casa mia, Anna e Franco che furono entusiasti dell’idea del Premio. Si associarono con il solito fattivo entusiasmo Cino Boccazzi, Sandro Meccoli e Toni Benetton. Vi furono molte difficoltà nell’avvio dell’iniziativa finché l’autorevole decisivo interessamento di Sandro Meccoli, subentrato a Bepi Mazzotti nel Consiglio Direttivo del Touring Club Italiano, portò al diretto coinvolgimento del prestigioso Sodalizio e poi alla nascita del Premio che ottenne il pieno patrocinio e sostegno da parte del Comune di San Polo di Piave.

Tenacemente e fortemente lo volle Adriano Zanotto che, durante animate riunioni al Gambrinus o a casa mia, diede il via definitivo al Premio, che intraprese così il suo viaggio autorevole attraverso i valori della cultura con la C maiuscola”.

Lo scorso 19 marzo, per commemorare la scomparsa di Mazzotti, a Casa Gobbato a Venegazzù (TV) si è tenuto un pranzo in sua memoria, iniziato con con l’intervento commemorativo del sociologo Ulderico Bernardi, e successivamente di Teresa Perissinotto e del generale Nazzareno Acquistucci, rispettivamente delle delegazioni di Treviso e Alta Marca dell’Accademia Italiana della Cucina, organizzatrici dell’evento.

E’ inoltre in corso la XXIX edizione del PREMIO GAMBRINUS “GIUSEPPE MAZZOTTI”, alla quale possono partecipare opere scritte o tradotte in italiano che siano state pubblicate dal 1° gennaio 2009 al 31 maggio 2011, giunte entro e non oltre il 7 giugno 2011. L’annuncio delle opere vincitrici e di quelle eventualmente segnalate avverrà a metà ottobre e la cerimonia delle premiazioni si terrà al Parco Gambrinus di San Polo di Piave, sabato 19 novembre 2011.

Per informazioni
Segreteria del PREMIO GAMBRINUS “GIUSEPPE MAZZOTTI”
tel. 0422 855609 – fax 0422 802070
e-mail: message@premiomazzotti.it
www.premiomazzotti.it

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