Iker Pou su “Artaburu”, a Margalef. Foto: J.Canyi & P.Savall

Iker: “La via mi è costata molto, infinitamente di più del mio precedente 9a+…”

A 41 anni, Iker Pou ha appena superato il suo massimo livello nell’arrampicata sportiva, con l’apertura di “Artaburu” a Margalef (Catalogna).

Iker: “È la via di arrampicata sportiva più dura che abbia mai salito. Anche quella che mi è costata di più. Sono passati sei anni, e anche se è vero che non ci ho lavorato pienamente, perché nel mezzo ci sono state molte spedizioni, viaggi e lavoro, è stato molto difficile per me continuare a mantenere la stessa motivazione per così tanto tempo “.

Considerando che Iker ha salito  vie celebri come “Action Direct” 9a (seconda ripetizione nel 2000), “Demenza senile” 9a+ (prima ripetizione nel 2010), “Nit de Bruixes” 9a+ (prima salita), o “Big Man” 9a+ (prima salita, non ancora ripetuta,  nel 2014), è evidente che la sua valutazione è significativa.

Iker: “Preferisco che siano le ripetizioni future a definire il grado esatto”

Per quanto riguarda la difficiltà della via, Iker preferisce essere prudente: “A me la via è costata parecchio; infinitamente più del mio 9a+ precedente, ma non ho riferimenti a vie superiori a questo grado, per questo preferisco basarmi sulle ripetizioni future per definire la difficoltà. L’unica cosa che posso dire è che la via è spettacolare e credo che sarà un punto di riferimento nei prossimi anni “.

Iker Pou ha scoperto questa linea nel 2012 e ha cercato di lavorarci sopra contemporaneamente ad  altri suoi viaggi e scalate.

“Ho trovato questa linea nel 2012. Ci sono voluti tre giorni di duro lavoro per chiodarla e molti altri per capire i primi movimenti e le sequenze successive. Più tardi, ​​i vari tentativi,  con due cadute, poi una, fino a quando è arrivata l’apertura, questo autunno 2018”.

Nel mese di gennaio 2019, Iker andrà in Patagonia (Argentina), per chiudere il suo progetto “The North Face 4 Elements” (iniziato nel 2017),  con l’elemento “Terra” .