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19 Gennaio 2017

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

8000 IN INVERNO: Txikon verso il C2 dell’Everest. Revol al CB del Manaslu tra 2,5 metri di neve.

Elisabeth Revol si acclimata su Manaslu (arch. E. Revol)

Elisabeth Revol si acclimata su Manaslu (arch. E. Revol)

LA STAGIONE INVERNALE DEGLI 8000. ALEX TXIKON VERSO IL C2 DELL’EVEREST. ELISABETH REVOL AL CAMPO BASE DEL MANASLU

Gelo estremo per Alex Txikon sull’Everest e un sacco di neve per Elisabeth Revol sul Manaslu.
Sull’Everest, il team di Alex, con Carlos Rubio e otto Sherpa ha montato il C1 (6.040 m) con una temperatura di -30° C..

Gli alpinisti dovrebbero essere partiti ieri, 18 gennaio, per il C2 e il C3, nonostante la morte del loro ufficiale di collegamento. Sul Manaslu, la francese Elisabeth Revol e Ludovic Giambiasi resistono al vento e alla neve che si è accumulata per 2,5 metri a gennaio.

La stagione invernale degli Ottomila procede. “Questo è l’inverno”, dice Elisabeth Revol dal Campo Base del Manaslu (8.163 m). La francese è arrivata il 30 dicembre, con un solo compagno, Ludovic Giambiasi, che conta di accompagnarla fino al C2, più uno chef locale e il suo assistente.
Due settimane dopo, la Revol ha effettuato la sua prima comunicazione con l’esterno, per condividere le dure condizioni in cui si è trovata finora. “Forte vento e neve (2,5 metri di accumulo dall’inizio di gennaio). Nevica ogni pomeriggio al campo base, quindi l’acclimatamento non è facile. Ma tutto è ok.”

ALEX TXIKON AL C1 (6.040 m) IL 14 GENNAIO

Alex Txikon, con Carlos Rubio e otto Sherpa, monta il C1 a quota 6040 metri con temperature di -30° C.

Alex Txikon, con Carlos Rubio e otto Sherpa, monta il C1 a quota 6040 metri con temperature di -30° C.

Con Alex Txikon e il suo compagno di cordata, Carlos Rubio, ci sono otto sherpa che hanno lavorato la scorsa settimana per attrezzare e mettere in sicurezza la via attraverso il pericoloso Icefall Khumbu.
Tra gli sherpa, figurano Pemba e Nima, noti come i “Dottori dell’Icefall”, il gruppo di sherpa che ogni anno si dedicano ad attrezzare la via normale della parete sud tra il campo base e C2 attraverso l’IceFall. Inoltre, ci sono anche Nurbu, Purba, Chappal Nuri, Chindu e Lakpa. Insieme, portano la loro notevole esperienza e polmoni e muscoli.

Secondo il racconto di Alex Txikon,  il campo base dell’Everest (5.250 m), è stato raggiunto  il 5 gennaio; il giorno dopo hanno svolto la cerimonia tradizionale puja. Gli alpinisti non hanno perso tempo e hanno iniziato il duro lavoro sull’Icefall.

Hanno continuato a lavorare senza sosta, trasportando molti carichi di corde e scale. Alex si è caricato quattro scale e una corda (25 kg). Infine, approfittando di una finestra di bel tempo, hanno trascorso la notte del 13 gennaio a 5870 metri, in un campo 1 provvisorio, per arrivare il giorno successivo fino ai 6040 metri, dove hanno montato il C1 finale, quando il termometro segnava una temperatura di -30° C. .

Fonte: alextxikon.com

Fonte: alextxikon.com

I PIANI DI ALEX

L’alpinista basco dovrebbe essere partito, ieri 18 gennaio, per il C2. Questo campo in primavera spesso diventa un vero e proprio campo base avanzato; si trova nella Valle del Silencio, a circa 6.400 metri.

Inoltre, l’idea di Txikon è quella di non tornare al campo base,  quindi di non attraversare l’Ice Fall  fino a quando non sarà montato il C3.

L’INASPETTATA MORTE DELL’UFFICIALE DI COLLEGAMENTO

La spedizione invernale sull’Everest di Álex Txikon è stata colpita dalla triste notizia della morte del suo ufficiale di collegamento, deceduto apparentemente a causa del mal di montagna. Secondo  The Himalayan Times, Padang Rai Jung ha cominciato a sentirsi male a Lobuche (4.940 m), il paese più vicino al campo base, da cui ha seguito la spedizione. Diversi sherpa lo hanno accompagnato nel trekking di discesa verso Tukla (4.000 m), il peggioramento della situazione ha reso necessario anche il dispiegamento di un elicottero per trasferirlo in ospedale a Lukla (2.860 m), ma l’ufficiale è morto prima di essere trasferito.

Gli ufficiali di collegamento delle spedizioni, costano circa $ 3.000, oltre all’assicurazione obbligatoria di 800.000 rupie nepalesi (circa 7.000 euro). Da mesi sono in corso polemiche tra alpinisti e agenzie internazionali sulla figura degli ufficiali di collegamento, la maggior parte dei quali non raggiunge il CB, poichè privi di preparazione e di visite mediche.

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