MENU

14 Agosto 2017

Ambiente e Territorio · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Abbattuta l’orsa KJ2. ENPA: “Trentino terra avvelenata dall’odio”.

Abbattuta l’orsa KJ2

Gli agenti del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento hanno proceduto all’abbattimento dell’orsa KJ2 in attuazione dell’ ordinanza emessa dal presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, per garantire la sicurezza delle persone. Il 22 luglio scorso KJ2 aveva ferito un uomo che passeggiava con il suo cane in un bosco in zona laghi di Lamar, non molto lontano da Trento.

La stessa orsa KJ2 era stata protagonista di un altro episodio di incontro con un escursionista che era rimasto ferito a Cadine, nel 2015. L’abbattimento è stato possibile grazie alle precedenti attività di identificazione genetica e successiva cattura e radiocollarizzazione ai fini della riconoscibilita dell’animale, spiega una nota della Provincia di Trento. (Dopo l’incidente ai Laghi di Lamar aveva preso posizione anche il CAI, con un comunicato, leggi qui).

La soppressione dell’orsa ha riaperto di fatto un nuovo “caso Daniza” (l’orsa che nel 2014 era morta a seguito di un tentativo di cattura con anestesia a distanza da parte dei forestali, anche allora dopo un caso di aggressione dell’animale nei confronti di un cercatore di funghi), sollecitando vive proteste e dure prese di posizione nei confronti non solo dell’abbattimento ma di tutta la gestione del progetto di reinserimento dell’orso da parte della Provincia Autonoma di Trento.

Secondo Enpa – Ente Protezione Animali – “Quello che si è consumato in Trentino, ovvero l’uccisione a sangue freddo di un’orsa, è un vero e proprio delitto, un crimine contro gli animali, la natura, la biodiversità e in spregio ai milioni di cittadini italiani che hanno chiesto di lasciare in pace l’orsa, per chiarire le dinamiche dell’incidente e trovare le soluzioni alternative. Invece, i forestali e la Provincia di Trento se ne sono infischiati, autorizzando una caccia all’orsa per mera vendetta o per altri interessi. Nella storia del nostro Paese è stato toccato il punto più basso sulla tutela degli animali, una sconfitta per il mondo scientifico e politico, totalmente incapace – o spinto da altri interessi – nel promuovere le uccisione. Tutto questo con cospicui finanziamenti ricevuti dall’UE e dai contribuenti italiani, che pagano con le proprie tasse. Un cittadino onesto non deve recarsi più in Trentino né acquistare alcun prodotto di quella terra avvelenata dall’odio, dalla malapolitica, e anche inquinata“.

Durissimo anche il commento del presidente AIDAA Lorenzo Croce: “Ce lo aspettavamo e non hanno mancato di compiere l’ennesimo barbaro inutile omicidio, chi ha ordinato questo omicidio dell’orsa non è un uomo è un barbaro, comunque legalmente parlando l’uccisione di KJ2 non resterà impunita da subito via al boicottaggio e poi tutte le pratiche utili per fermare legalmente e isolare la mano assassina di animali di Ugo Rossi per il quale chiederemo anche la condanna del parlamento Europeo“.

Il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi ha comunque ribadito l’intenzione della Provincia di procedere con lo sviluppo del progetto Life Ursus – qui di seguito l’intervista (fonte Ufficio Stampa Provincia di Trento):