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7 Novembre 2016

Running · Resto del Mondo

ACROSS THE OUTBACK: Michele Evangelisti di corsa in Australia “per chi non può farlo” (intervista)

“Across the Outback” è una run expedition, è un sogno, è un’impresa sociale. Michele Evangelisti partirà il 13 novembre da Darwin e, attraversando l’Outback di corsa, raggiungerà Adelaide entro il 31 dicembre. Poco meno di 50 giorni per percorrere circa 3.100Km, con il supporto di un Fisioterapista, Mattia Fedele, e di un fotografo professionista, Riccardo Monti.

Attraversare un deserto, infinitamente caldo e pieno di pericoli, per raccogliere fondi a favore di chi non vuole arrendersi alla disabilità, ma vuole far sì che lo sport sia occasione di rinascita e di riscatto: questo sarà l’obiettivo del mio progetto charity, in collaborazione con AUS Niguarda Onlus, associazione che affianca l’Unità Spinale Unipolare dell’Ospedale Niguarda di Milano, che si occupa di cura e riabilitazione delle persone con lesione al midollo spinale e dei bambini nati con Spina Bifida. “Correre per chi non può farlo”: la sfida sarà dunque aiutare concretamente il loro lavoro quotidiano.

micheleevangelisti

Così Michele, ultra trailer con alle spalle i mondiali del 2011 in Olanda e gli Europei del 2013 in Francia con la canotta della nazionale, descrive la sua nuova sfida. Michele si definisce “un portatore sano di trail” e fa dello sport il suo stile di vita. Su MountainBlog, racconterà il suo progetto strada facendo e lo accompagneremo volentieri fino alla meta alla luce non solo della sua impresa ma delle motivazioni che lo spingono. Ne abbiamo parlato direttamente con lui:

Michele, cosa ti spinge a cimentarti in una lunga corsa dall’altra parte del mondo?

Curiosità, tanta curiosità, la voglia di conoscere un paese, delle abitudini, un popolo… Scoprire il mondo correndo è, per me, il miglior modo di viaggiare!

Prima ancora del progetto, cosa significa per te la corsa?

La corsa non è per me un semplice espediente per star bene, ma molto molto di più! Correre è il mio “Modus Vivendi”: mi sposto correndo, mi nutro con cura e attenzione per correre, viaggio correndo…sono sempre di corsa, nel senso letterale e metaforico del termine…perchè, per riuscire a fare sempre più cose… sono sempre di corsa! 🙂

Come mai la scelta è ricaduta sull’Australia come meta?

Mi affascina e mi rapisce: due anni fa l’ho visitata e mi sono ripromesso che ci sarei tornato per conoscerla intimamente, magari attraversandola. “Alle volte i sogni diventano realtà”… il mio “mal d’Australia” sta per trovare pace, sto per tornarci!

La tua impresa ha una forte valenza non solo simbolica, ma anche sociale. Cosa ti ha spinto in questa direzione?

Da tempo penso che la mia vita, nonostante io abbia vissuto momenti molto difficili e sfide durissime, come la perdita di una fratello di soli 18 anni, improvvisamente, sia comunque più “fortunata” di tante altre.

Ho avuto il piacere di conoscere persone che mi hanno aperto gli occhi su quante e quanto grandi e diversificate siano le possibilità di aiuto al prossimo. Così mi sono detto che avrei potuto dare un senso diverso, più profondo, a quella che, inizialmente voleva essere “solo” un’impresa sportiva. E’ stato per caso, per fortuna, per destino, che ho incontrato gli amici di AUS Niguarda Onlus. L’incontro con loro ha riempito di significato la mia spedizione. Correre per loro, per dare una mano concreta all’Associazione Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda, che affianca tanti pazienti con lesioni alla colonna spinale, sarà la mia più grande motivazione.

Pensare di dare una mano a chi lo sport lo sogna, ma ha meno possibilità di me di praticarlo è un grandissimo incentivo a dare il massimo nel caldo deserto australiano.

Andrai in Australia da solo o ti farai accompagnare da qualcuno?

Volevo andare da solo, ma il caldo e la scarsità di acqua non vanno molto d’accordo con le infinite distanze senza presenza umana… così ho deciso di creare un team, che col passare dei giorni si sta dimostrando sempre più affiatato e competente, seppur rimanendo molto minimal. Riccardo è un fotografo professionista con esperienze internazionali su gli sport estremi e servizi in angoli remoti del mondo, mentre Mattia, fisioterapista, ha esperienza specialistica su seguito di sportivi. Da casa ci seguirà Camilla, che si occupa di gestire tutte le informazioni, foto e video a giornalisti, social e siti internet, sarà “il nostro anello di congiunzione con la civiltà”, ma pochi giorni prima di Natale ci raggiungerà per poi concludere con noi la traversata.

Il tuo sarà un progetto crossmediale. Al di là di MB, dove potremo seguirti?

Potrete seguirmi sui miei canali social:
FB – Michele Evangelisti – UltraTrailer
Instagram: outbackmaik
Sul mio sito: www.micheleevangelisti.com
e naturalmente sulla APP AUS4AUS, grazie alla quale si potranno anche acquistare i Km che io percorrerò.

Cosa significa che “vendi i km” di questa tua impresa?

I km della mia impresa saranno “acquistabili”, ovviamente come donazioni, passando tramite l’app “AUS4AUS” oppure dal sito del AUS Nigurda onlus.

Il piano cosa prevede? Hai già fissato le tappe?

Il piano prevede… arrivare ad Adelaide prima che l’aereo parta! non ci saranno tappe rigide e definite, l’obiettivo è di percorrere il maggior numero di km, di giorno o di notte che sia. La differenza nelle soste la faranno gli “avamposti” dove troveremo vita, acqua carburante, cibo…

Buona fortuna!

Grazie!

 

Andrea Bonetti – MountainBlog.it