MENU

19 Dicembre 2016

Alpinismo e Spedizioni · Altri · Climbing · Kayak · Running · Trail Running · Vertical · Resto del Mondo

ADVENTURERS OF THE YEAR: a gennaio il vincitore dell’anno 2016!

Semit Lee, kayaker. Fonte: National Geographic

Semit Lee, kayaker. Fonte: National Geographic

“ADVENTURERS OF THE YEAR”, SECONDO NATIONAL GEOGRAPHIC E I SUOI LETTORI: A GENNAIO IL VINCITORE

La rivista National Geographic ha selezionato, come ogni anno,  le persone che durante il 2016 hanno fatto cose incredibilmente avventurose. Il pubblico ha potuto votare il suo preferito fino al 16 dicembre. Il vincitore sarà annunciato a gennaio.

Quest’anno, in lizza, un gruppo di velisti che girano il mondo in una barca vela polinesiana, senza l’ausilio di aiuti tecnologici; la fortissima arrampicatrice quindicenne Ashima Shiraishi, che ha completato in arrampicata la parete più difficile mai scalata da una donna; la  nepalese trail runner

 

Ashima Shiraishi. Fonte: National Geographic

Ashima Shiraishi. Fonte: National Geographic

Mira Rai che corre per decine di chilometri, in altura, affrontanto grandi pendenze; il sommozzatore polacco  Krzysztof Starnawski che nel 2016 ha trovato la più profonda caverna sommersa al mondo, nell’est della Repubblica Ceca, a 404 metri di profondità; la surfista Shannon Switzer Swanson che si dedica alla biologia marina per studiare il mercato dei pesci destinati agli acquari; gli escursionisti Pete McBride e Kevin Fedarko che hanno percorso a piedi oltre 1.200 chilometri nel Grand Canyon per documentarne le condizioni durante le diverse stagioni dell’anno.

Antoine Girard vola sul Broad Peak. Fonte: mountainblog.it

Antoine Girard vola sul Broad Peak. Fonte: mountainblog.it

Tra gli “avventurieri dell’anno” indicati dal magazine  anche il kayaker ed esploratore cinese  Semit Lee, che di recente ha trascorso 234 giorni in kayak percorrendo più di 5000 chilometri nel fiume Giallo;  Antoine Girard, l’atleta francese di parapendio che a luglio  è riuscito a sorvolare con il parapendio il Broad Peak (8064 m), registrando il record assoluto di altitudine senza l’utilizzo di ossigeno extra. La statunitense Kristine McDivitt Tompkins che dalla fine degli anni Novanta si dedica all’ambiente. Con il marito, morto nel 2015, hanno creato cinque parchi nazionali e salvaguardato molte aree dell’Argentina.

Colin Haley, first ascent solo Torre Egger. Fonte: facebook Haley

Colin Haley, first ascent solo Torre Egger. Fonte: facebook Haley

Infine Colin Haley, l’alpinista statunitense che nel 2016 si è affermato come uno dei migliori alpinisti al mondo, raggiungendo alcune delle più difficili vette dell’Alaska e della Patagonia, in Argentina, in solitaria.

Fonte