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20 Febbraio 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Alex Txikon parte domani dal CB per tentare l’invernale all’Everest. Vetta prevista per il 24-25 febbraio

Alex Txikon, invernale Everest, 2017-2018. Foto: A.Txikon

Dopo due mesi di spedizione, domani 21 febbraio, l’alpinista basco partirà dal Campo Base per raggiungere il “tetto del mondo”, in inverno e senza ossigeno supplementare. La vetta è prevista per il 24 o il 25 febbraio

Con un comunicato stampa alla rivista Desnivel, l’alpinista basco Alex Txikon ha annunciato per domani 21 febbraio, la sua partenza per la vetta dell’Everest, che tenterà di raggiungere in inverno e senza ossigeno supplementare. Se ci riuscirà, sarà il primo alpinista al mondo a farlo.

Dal 24 dicembre, giorno dell’arrivo in Nepal, Txikon ed il suo team, hanno attrezzato fino al Campo 2, hanno salito il Pumori (7100 m) e attrezzato la via fino a quota 7850 metri; la giornata di domani 21 febbraio, darà il via al tentativo finale alla vetta.

I loro piani inziali prevedevano già i tentativi a febbraio, ma i forti venti di jem stream hanno complicato molto le cose. Pertanto, tutte le date pianificate sono cambiate e sono state apportare molte modifiche per garantire la sicurezza dell’intero team.

Txikon sarà accompagnato dal pachistano Ali Sadpara e da cinque sherpa

Con Alex Txikon, il pachistano Ali Sadpara e 5 sherpa. Tra loro Temba Bhote e Cheppal, due dei più forti scalatori del team. Per loro, l’inverno non termina il 28 febbraio, ma il permesso si’. Per Temba, la guida degli sherpa di Txikon che è salita 5 volte sulla vetta più alta del mondo, il vento ideale per salire sull’Everest dovrebbe aggirarsi intorno ai 25 km/h. Secondo le parole di Alex Txikon, con un vento superiore a 40-50 km/h sarebbe impossibile lanciare l’attacco.

È la prima e ultima opportunità

Il 20 febbraio era considerato il giorno ideale per il tentativo. Il piano, prevedeva la partenza il 17. Purtroppo, quella mattina, quando tutto era pronto (materiale, cibo, logistica), le condizioni meteo avverse hanno fatto saltare tutti i programmi. Fortunatamente, la finestra di bel tempo nei giorni a venire sembra migliore e tutto indica che sarà più lunga e, quindi, consentire una salita più sicura.

Renji Sherpa, una delle guide dell’agenzia Seven Summit che cura la spedizione, ha dichiarato:

“Txikon ha una squadra molto forte, è accompagnato dagli scalatori più esperti del Nepal, specialmente tre di loro. Il problema più grande sarà  il tempo. Tra i tratti più pericolosi della salita, c’è senza dubbio, il passaggio nella cascata di ghiaccio del Khumbu; nel 2015 – quando il terremoto ha colpito la zona –  17 sherpa sono morti lì e il governo annullò tutte le spedizioni quell’anno. Si ha molto timore  per quella zona, dal momento che la maggior parte degli incidenti si verificano lì. Dopo aver attraversato la cascata, l’area più delicata sarà  la salita dal Campo 3 alla cima”

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