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20 Aprile 2021

Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige · Rifugi

Camera con vista a 3200 m. Lavori al rifugio Gino Biasi al Bicchiere

Lavori al Rifugio Bicchiere, Alto Adige. Fonte: Ansa

Al rifugio più alto dell’Alto Adige si lavora a -20 gradi. Nella squadra anche una ragazza

Inaugurato il 16 agosto 1894, in occasione del compleanno dell’imperatrice Sissi, il rifugio Gino Biasi al Bicchiere, dopo oltre 125 anni di attività, torna ai vecchi splendori.

Al rifugio più alto dell’Alto Adige, a 3.200 metri di quota, sono infatti in corso lavori di ristrutturazione. Il fiore all’occhiello del Bicchiere sarà la nuova stube con una vetrata panoramica con una vista sul mare di vette della cresta di confine.

Lavori al Rifugio Bicchiere, Alto Adige. Fonte: Ansa

Lavori al Rifugio Bicchiere, Alto Adige. Fonte: Ansa

Lavori al Rifugio Bicchiere, Alto Adige. Fonte: Ansa

Lavori al Rifugio Bicchiere, Alto Adige. Fonte: Ansa

Come all’epoca, l’intera struttura in legno è stata predisposta a valle. Mentre a fine ottocento il materiale fu però portato in quota faticosamente con carri, slitte e a spalla, ora l’elicottero da Ridanna sale in 5 minuti con il carico e lo posa con una precisione millimetrica. Nella squadra della ditta specializzata Alpine Work, c’è anche Sonja, una ragazza 20enne. Attualmente 17 operai e tecnici lavorano e dormono in quota, con turni che – tempo permettendo – durano dieci giorni. E’ capitato di lavorare a -22 gradi e con un metro e mezzo di neve.

A fine giugno il nuovo gestore Lukas Lantschner si trasferirà con la famiglia in quota e inaugurerà il rinnovato rifugio.

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