MENU

22 Marzo 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Carla Perez verso l’inviolata Cresta Nord-Ovest del Dhaulagiri

Carla Perez. Fonte: instagram

La salita di 4.500 m dalla base alla vetta è una delle più lunghe dell’Himalaya

Alcuni mesi fa, Cori Richards (Stati Uniti)  e Esteban “Topo” Mena (Ecuador) annunciarono l’intenzione di lanciare il loro secondo tentativo su una nuova via sulla parete NE dell’Everest, dopo il primo tentativo del 2019. Tuttavia, quest’anno la Cina  non aprirà il versante  tibetano alle spedizioni straniere, pertanto l’idea, per questa stagione, è stata scartata.

Allora, quale sarà il loro obiettivo? Mena ha pubblicato alcuni post enigmatici sui social, rivelando che partirà per il Nepal tra una settimana ma senza specificare di più.

E’ stata Carla Perez (Ecuador) a svelarlo, forse inavvertitamente. Perez, che ha scalato il K2 senza O2 con Mena nel 2019, ha confermato che lei e Tommy Joyce si uniranno a Richards e a Mena per una nuova sfida:

“Manca una settimana alla partenza – scriveva Perez sette giorni fa sul suo instagram  – sto preparando anima, corpo, mente e bagagli per intraprendere una nuova avventura sull’Himalaya insieme a Esteban Topo Mena, Cory Richards e Tommy Joyce (tjtriage), un sogno da tanti anni che mi intimidisce e che non sarà per niente facile. Che la montagna ci accolga, la forza ci accompagni e che si possa ritornare bene. Grazie a tutti per quell’amore infinito ad ogni passo, ad ogni sogno.”

Sebbene Perez non abbia indicato nel suo post la meta, rispondendo alla domanda di un lettore avrebbe riportato candidamente: “Dhaulagiri NW Ridge“.

Come abbiamo già annunciato, sulla montagna troveranno Peter Hamor, Horia Colibasanu e Marius Gane; anche loro tenteranno la prima salita della Cresta NW del Dhaulagiri (8.167 m). I tre si stanno attualmente acclimatando in Nepal e dovrebbero raggiungere il campo base entro un paio di settimane. Hanno già lanciato un tentativo alla cresta una volta, nel 2019, superando la parete  che conduce alla cresta stessa prima che i forti venti li respingessero. Nel 2020 sono nuovamente tornati sulla montagna, ma questa volta non sono neanche riusciti a raggiungere il campo base, a causa dell’emergenza COVID.

La Cresta NO del Dhaulagiri è ancora inviolata. Valery Babanov e Nikolay Totmyanin ci provarono nel 2008, ma senza successo. La cresta di sette chilometri prevede una salita verticale di quasi 4.500 m dalla base alla vetta, una delle più lunghe dell’Himalaya.