Carlos Soria. Foto: Dario Rodriguez/Desnivel

Prossimo ai 79 anni, lo spagnolo Carlos Soria è determinato a completare la salita dei 14 Ottomila, nonostante non abbia, al momento,  il sostegno di alcun sponsor

Lo Shisha Pangma e il Dhalagiri sono le due montagne che mancano a Carlos Soria per chiudere la lista dei quattordici Ottomila del pianeta. È determinato a tentarli, anche se al momento nessuno sponsor si è reso disponibile ad aiutarlo a pagare le spedizioni.

Sembra incredibile che un progetto come questo, unico al mondo, non abbia un sostegno economico, ma c’è ancora tempo per lui per ottenere un aiuto.

Il prossimo 5 febbraio, Carlos compirà 79 anni, di cui 65 anni dedicati all’alpinismo. Soria è sempre riuscito a far convivere lo sport di alto livello con gli obblighi di padre di famiglia, gli impegni  lavorativi (è un tappezziere), allenamenti e spedizioni alpinistiche.

Completare i quattordici ottomila, sarebbe per lui la ciliegina sulla torta, dopo una vita dedicata all’alpinismo. Un traguardo con un signifato molto importante, non solo per lui, ma per tutti noi, perché dimostra che non esiste un’età per smettere di sognare anche se si tratta di una cosa così complessa, difficile e pericolosa come salire i quattordici ottomila.

Carlos Soria al ritorno dal secondo tentativo al Dhaulagiri nell’autunno del 2017
© Luis Miguel López Soriano/Correos Expedition

Per completare il suo sogno, Soria ha bisogno di conquistare la cima di due vette: Dhaulagiri e Shisha Pangma. Lo spagnolo è determinato a tentare il Dhaulagiri anche senza un supporto economico, ma è evidente che avendo meno risorse disponibili, diminuiscono le sue possibilità di riuscita. Ecco perché è così importante per lui ottenere il sostegno per completare questa impresa che nessun altro alpinista al mondo ha mai realizzato alla sua età.

“Salute permettendo, a marzo vado al Dhaulagiri – ha detto Soria in un’intervista rilasciata alla redazione di Desnivel –  Se non avrò uno sponsor andrò da solo o con un amico: c’è un medico spagnolo di nome Eduardo Villamor, che lavora in Olanda da molti anni, che vorrebbe sviluppare un progetto molto interessante con Carlos Martínez [il medico che  ha accompagnato Soria nelle ultime spedizioni]. Eduardo è pagato dall’università dove lavora, il problema è che non so se potrò pagare Carlos …”

Qui, l’intervista completa pubblicata da Desnivel.