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2 Dicembre 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Cazzanelli, Gheza e Favre scalano lo Yasa Thak (6.141 m)

François Cazzanelli, Leonardo Gheza e Emrik Favre aprono Himalayanos Desperados sullo Yaka Thak, ottobre 2021. Foto: François Cazzanelli

Il trio italiano annuncia la salita di un altro Seimila in Himalaya

Tra il 22 e il 23 ottobre scorso, François Cazzanelli, Leonardo Gheza ed Emrik Favre, hanno scalato lo Yasa Thak, una montagna di oltre seimila metri situata nel Rolwaling Himal (Nepal). La salita è stata effettuata dalla parete Sud, attraverso una via che il team italiano ha battezzato “Himalayanos Desperados”.

Cazzanelli ne ha data notizia solo ieri, attraverso la sua pagina facebook:

“Abbiamo aspettato parecchio tempo per capire se questa salita fosse una prima o meno. Però ad oggi non abbiamo ancora trovato delle risposte – spiega Cazzanelli – Ci fa piacere comunque condividere questa avventura che abbiamo vissuto all’inizio della nostra spedizione in Nepal. Dovevamo completare il nostro acclimatamento, ma allo stesso tempo volevamo scalare qualcosa di intrigante perciò è nata l’idea di esplorare la parete sud dello Yasa Thak. In due giorni io Leonardo Gheza e Emrik Favre abbiamo salito questa linea che abbiamo deciso di chiamare *Himalayanos Desperados*
Il nome arriva dal fatto che il secondo giorno dei banchi di nebbia hanno avvolto la parete e da quel momento in avanti abbiamo navigato a vista in maniera un po’ desperada.
Cercheremo altre informazioni su questa montagna!”
La discesa è stata effettuata dalla cresta Est.

Yasa Thak (6000m) François Cazzanelli, Leonardo Gheza e Emrik Favre aprono Himalayanos Desperados 22-23 ottobre 2021. Fonte Cazzanelli-facebook

Ricordiamo che l’11 novembre scorso, François Cazzanelli ha scalato l’Ama Dablam in 5 ore 32 minuti e 8 secondi (Campo Base-Vetta).
Pochi giorni prima, François Cazzanelli, Emrik Favre, Francesco Ratti, Jerome Perruquet e Leonardo Gheza, divisi in due cordate, avevano aperto due nuove vie sulla parete Nord del Kondge-Ri, per poi raggiungere insieme la vetta del Tengkangpoche (6487 m).