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1 Dicembre 2017

Hiking e Trekking · Walking · Resto del Mondo

Claudio Pelizzeni e il suo viaggio, come terapia di anima e corpo

Foto arch. Claudio Pelizzeni, in Islanda. Fonte: Instagram

Giro del mondo in 1000 giorni senza aerei, con uno compagno di viaggio scomodo: il diabete

Fino a pochi anni fa era il vicedirettore della filiale di una banca a Milano. Ispirato da un libro di Tiziano Terzani ha deciso di partire, ripromettendosi di compiere il giro del mondo. Stiamo parlando di  Claudio Pelizzeni, 32 anni, originario di Piacenza, affetto da diabete di tipo 1 dall’età di 9 anni.

“A 33 anni, dopo aver vissuto una vita che non mi è mai realmente appartenuta, fatta di lavoro, carriera e finanza, ho deciso di mollare tutto. Mi sono licenziato per coltivare la mia più autentica passione, per alimentare il fuoco che mi bruciava dentro: viaggiare”, spiega Pelizzeni.

Continua: “Ho deciso di riappropriarmi delle culture, delle persone, delle distanze e dei confini, spostandomi senza aerei fino a raggiungere la terra più lontana: l’Australia. E poi oltre, l’intero giro del mondo senza neanche un aereo.”

Il viaggio di Pelizzeni. Fonte: facebook

Pelizzeni a viaggiato con un budget ridottissimo, utilizzando solo auto, treni, mezzi di fortuna e gambe. Aveva detto: “Potrei anche fallire nel perseguire il mio obiettivo, ma mi auguro di arrivare alla meta conseguendo un miglioramento fisico e mentale: un viaggio come terapia di anima e corpo.”

Partito il 4 maggio del 2004, dopo aver visitato 44 paesi, è rientrato in Italia l’11 febbraio 2017: mille i  giorni di tour e quasi trecentomila chilometri. Al suo rientro, ha dichiarato a Piacenza24 Radio Sound: “Ragazzi, ho visitato 44 Paesi, ma come le nostre Alpi non ce n’è. Teniamoci stretti l’Italia”.

Claudio Pelizzeni è ora in Nepal dove, per due mesi, farà volontariato e guiderà un trekking attorno all’Annapurna.

Ha raccontato il suo viaggio di mille giorni nel blog Trip Therapy e in un libro, “L’orizzonte ogni giorno un po’ più in là

 

Simonetta Quirtano