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20 Aprile 2021

Climbing · Vertical · Ambiente e Territorio · Aree Montane · Isole · Italia · Sicilia

Clean and Climb. Una tonnellata di rifiuti raccolti nell’ultima tappa a San Vito lo Capo

Clean and Climb a San Vito lo Capo. Fonte: video Riky Piana

“Quando pulisci una spiaggia dai rifiuti ti senti come Don Chisciotte contro i mulini a vento” affermano i due alpinisti Matteo Della Bordella e Massimo Faletti, ideatori del progetto ‘Clean and Climb’

Circa una tonnellata i rifiuti sono stati raccolti nell’ultima tappa del progetto Clean and Climb. Dopo aver ripulito la falesia dei Forti, vicino a Trento, e quella di Sant’Andrea, nella gola di Buccheri, Matteo Della Bordella e Massimo Faletti hanno raggiunto la falesia di Salinella a San Vito lo Capo, dove si arrampica in riva al mare. “La maggior parte dei rifiuti raccolti sono quelli trasportati dalla corrente”.

Panorami da mozzare il fiato e pareti verticali dal potenziale enorme hanno accompagnato le giornate di raccolta. Contenitori di polistirolo, corde, reti, pezzi di plastica e bottiglie di vetro, “anche qualche bidone che puzzava di gasolio”. Poi vestiti e tantissime scarpe e ciabatte. “Arrivano dai barconi carichi di profughi” racconta Daniele Arena. “Pensate quanta gente è morta in mare”. Un pugno nello stomaco ascoltare queste parole. “Ci è sembrato tutto diverso da quel momento” spiegano i due protagonisti.

Una battaglia con i mulini a vento

“Quando pulisci una spiaggia dai rifiuti ti senti come Don Chisciotte contro i mulini a vento” ammettono i due alpinisti. “Magari domani arriva una mareggiata e riporta il doppio della spazzatura. È il mare che sputa fuori tutta questa immondizia”.

Qui già vengono organizzate campagne di pulizia dai rifiuti grazie all’impegno della locale YMCA San Vito Climbing House, ed è proprio a una di queste iniziative che si sono uniti Matteo e Massimo. Ma L’impegno non basta mai perché guardando a monte si scopre che il problema è ancora più grande, ed è quello che sta succedendo nei nostri mari. “Lascia un po’ di amarezza tutto questo”.

Un’esperienza positiva

“Un’esperienza da ripetere, che ti apre gli occhi su tutto ciò che esiste a monte dei rifiuti. Sulle nostre abitudini che andrebbero cambiate, perché da lì parte tutto” spiega Della Bordella. “Devo un grande grazie a Massimo sia per avermi coinvolto sia perché se non ci fosse stato lui con il suo impegno e la sua determinazione non avremmo mai concretizzato l’idea”.

“Questo progetto è di tutti, non mio o di Matteo” aggiunge Faletti. “Ieri mi ha scritto un amico per dirmi che sta pulendo un bosco della Val di Fiemme. Stanno nascendo tante iniziative parallele, ognuna da il suo piccolo contributo a una grande causa. Questo è il progetto di tutti i volontari che si sono spesi e che si spendono ogni giorno. È il progetto di Johnny, Marco, Beppe e tanti altri che si sono uniti a noi nelle giornate di pulizia”.

Ora è tempo di tornare a casa, ma ‘Clean and Climb’ non si ferma! Il lungo viaggio in treno, da Palermo a Trento, ha lasciato ai ragazzi il tempo di immaginare e progettare. “Ci vediamo presto, ai piedi di una falesia!”, promettono Della Bordella e Faletti.