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26 Luglio 2022

Ambiente e Territorio · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Valle d'Aosta

Climbing For Climate 4. Cai: ‘indispensabile invertire la rotta’

Fonte: Climbing for Climate/facebook, 4a edizione in Valle d’Aosta

Appello dopo la due giorni sul Monte Bianco con le università

“Dobbiamo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per invertire la rotta, altrimenti le conseguenze possono essere davvero catastrofiche”. A dirlo è il presidente generale del Cai Antonio Montani, a margine dell’evento Climbing For Climate(22-23 luglio 2022), organizzato dalla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), in collaborazione con ARPA Valle d’Aosta | Comando Truppe Alpine | Fondazione Montagna sicura (nella giornata del 22/07), e patrocinato da Ministero della Transizione Ecologica | #CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università italiane | #CAI – Club Alpino Italiano | Comitato Glaciologico Italiano | Legambiente Onlus | UNITA – Universitas Montium | ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

Quest’anno l’evento è stato ospitato in Valle d’Aosta.

“Sono stati due giorni di confronto con i ricercatori e gli scienziati, che ancora una volta ci hanno sottolineato che la situazione è drammatica, e non uso un termine a caso”, prosegue Montani. I partecipanti a ‘Climbing For Climate’ sono saliti sui ghiacciai del Monte Bianco per lanciare un appello per il potenziamento del contrasto alla crisi climatica, alla crisi ecologica e alla perdita di biodiversità, con particolare riferimento agli ambienti alpini.

Nella due giorni conclusasi sabato, il mondo accademico e il Cai hanno partecipato a un’escursione verso il lago del Miage, a 2.040 metri di quota per poi pernottare al rifugio Torino. Hanno osservato in cordata il Ghiacciaio del Gigante sul Col des Flambeaux.

“Questa mattina alle 5 fuori dal rifugio, a 3.600 metri di quota pioveva – spiega Montani -, le temperature erano altissime e oggi, al cospetto del Grand Capucin, abbiamo assistito a una grossa frana”.

Due, secondo il presidente generale del Cai, le linee da seguire: “La prima è chiedere alla politica azioni concordate a livello globale. La seconda invece riguarda tutti noi e il modo di vivere la montagna. Ad esempio, non fare più escursioni di un giorno ma pensare di raggiungerla con mezzi pubblici, e quindi considerare di passare la notte in montagna”. Deve esserci “un cambio di paradigma: se solo ci limitiamo a lamentarci perché i grandi della terra non fanno abbastanza sbagliamo, ognuno di noi deve fare qualcosa e questo è il momento per farlo”.

Partecipanti all’evento ‘Climbing For Climate’ sul Monte Bianco, luglio 2022. Fonte Ansa