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28 Dicembre 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Colin O’Brady completa la prima traversata dell’Antartide in solitaria e in autosufficienza

arch. Colin O’Brady

L’esploratore americano ha impiegato 54 giorni, dall’Oceano Atlantico fino al Pacifico passando per il Polo Sud; ha sciato per  oltre 1.500 km,  trainando una slitta di 170 kg. Ha superato di pochi giorni il britannico Louis Rudd, che ha seguito il suo stesso itinerario

L’americano Colin O’Brady ha compiuto la prima traversata dell’Antartide in solitaria, senza assistenza e in totale autonomia. L’esploratore  ha impiegato 54 giorni, sciando per  oltre 1.500 km, dalla barriera di ghiaccio della Ronne alla barriera di ghiaccio di Ross, passando attraverso il Polo Sud.

O’Brady ha iniziato il suo viaggio il 3 novembre, ha raggiunto il Polo Sud il 12 dicembre, concludendo la sua avventura il 26 dicembre. Durante la traversata, non ha ricevuto aiuto esterno e ha usato solo le sue forz,  le attrezzature e il cibo caricati su una slitta  del peso di 170 kg.

Il 33enne aveva al suo attivo già due record di velocità: le Seven Summits (le 7 vette più alte di ogni continente) e l’Explorers Grand Slam (Everest e i due Poli), due progetti completati rispettivamente  in 131 e 139 giorni. E tutto questo dopo che un incidente occorsogli nel 2008 gli causò gravi ustioni sul  25% del corpo e dopo che i medici gli avevano detto che non avrebbe mai più camminato normalmente.

O’Brady vs Rudd: due esploratori in corsa nell’Antardite

arch. Colin O’Brady

Colin O’Brady ha  dovuto confrontarsi con un avversario, il capitano dell’esercito britannico Louis Rudd (49 anni), che ha affontato l’Antartide con il suo stesso obiettivo: diventare la prima persona a completare il viaggio in solitaria e in autosufficienza.

Entrambi sono partiti lo stesso giorno dalla barriera di ghiaccio della Ronne (Ronne Ice Shelf) in direzione sud. Giunto al Polo Sud, O’Brady aveva già un giorno di vantaggio su Rudd. Un anticipo che ha mantenuto fino alla fine della sua avventura, tra venti gelidi e tormente di neve. Quando O’Brady ha raggiunto  l’inizio della barriera di ghiaccio di Ross (Ross Ice Shelf), Rudd si trovava a 120 km circa dal punto d’arrivo.

O’Brady si è svegliato la mattina di Natale a 129 km dall’obiettivo finale. Ha fatto colazione e subito dopo ha lanciato il suo attacco, raggiungendo Ross Ice Shelf dopo aver camminato per più di 32 ore consecutive.

“Anche se le ultime 32 ore sono state le più impegnative della mia vita, sono stati anche alcuni dei momenti migliori che ho vissuto” , ha scritto O’Brady nei suoi canali social.

O’Brady ha tirato un pulk, una slitta, contenente diverse centinaia di chili di provviste per il viaggio di 54 giorni. Foto. C. O’Brady

Precedenti imprese

Il norvegese Borge Ousland è stato il primo esploratore ad attraversare l’Antartico in solitaria, da mare a mare, passando per il Polo Sud nel 1996-97. Tuttavia, lo ha fatto facendosi trascinare da un aquilone, considerato un aiuto esterno, lungo una parte del percorso.

Da allora, nessuno è stato in grado di emulare Ousland, senza utilizzare gli aquiloni. L’inglese Henry Worsley è stato molto vicino dal ripetere l’impresa nel 2016, ma fu evaquato a circa 200 km dalla fine,  e morì pochi giorni dopo. Nel 2017, anche l’inglese Ben Saunders abbandonò il tentativo di traversata del Polo Sud.

Colin O’Brady, statunitense di 33 anni, è diventato il primo uomo ad attraversare l’Antartide in solitaria e senza aiuti. Foto: C.O’Brady

Le critiche

Secondo ExplorersWeb, alcuni esperti avrebbero già avanzato alcuni dubbi sullo stile utilizzato da Colin O’Brady e Louis Rudd. Infatti, si stanno chiedendo se le loro traversate possano realmente essere considerate senza assistenza. I dubbi riguardano  la qualità del percorso degli ultimi 600 km, perfettamente battuto e completo  di segnaletica. Conosciuta come la McMurdo-South Pole Highway, o la South Pole Overland Traverse Road (SPOT), è una strada innevata battuta percorsa da trattori che rimorchiano pesanti slitte. Su questa via vengono trasportate persone e rifornimenti dalla stazione di McMurdo al Polo Sud. Ogni 100 m circa ci sono segnali che rendono l’orientamento semplice, inoltre  tutte le parti sconnesse sono state sistemate dal personale addetto alla manutenzione.

“Si tratta di un’autostrada –  afferma la guida polare Eric Philips –  che raddoppia la velocità e non necessità di alcun orientamento.”

Viene pertanto spontanea  la domanda se considerare entrambe le spedizioni realmente non assistite. “Sono stato in contatto con Colin prima del viaggio e mi ha confermato che sarebbe sceso sul ghiacciaio di Leverett”, ha riferito Philips. “L’unica ragione per cui le persone scendono lungo il Leverett è perché sono alla ricerca di un percorso facile che segua la strada. Gli ho suggerito di prendere il Kansas Glacier … Il percorso è sensazionale, leggermente più corto ma  incontaminato. Non lo ha preso in considerazione.”

Detto ciò, l’uso della strada non toglie nulla all’eccezionale impresa di entrambi gli esploratori. Per quasi due mesi, hanno sopportato il peggio che l’Antartide poteva infliggere loro. Inoltre, nei primi 1.000 km del percorso non c’erano strade a guidarli.

Il video di presentazione “The Impossible First”