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29 Novembre 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

E’ confermato! Alex Txikon tenterà il K2, quest’inverno. Guarda il video

Alex Txikon. Foto: archivio A. Txikon

La conferma, questa mattina, in una conferenza stampa. Con Txikon, ci sarà il galiziano Felix Criado

La possibilità che il basco Alex Txikon tentasse il K2 quest’inverno,  l’avevamo già annunciata a ottobre, dopo che il Club Alpino Pakistano aveva segnalato il  rilascio di due permessi: uno per una spedizione russa di dieci membri (4 russi, 4 kazaki e 2 kirghisi) e un altro per una spedizione spagnola di cinque componenti.

Questa mattina Alex Txikon, nella conferenza stampa che ha convocato a Bilbao, ha confermato  l’invernale al K2  con il galiziano Felix Criado. I due alpinisti saranno accompagnati da otto sherpa, cinque dei quali (Nuri, Hallung, Chhepal, Geljen e Pasang)  formeranno il team che tenterà la scalata con i due spagnoli.

Felix e Alex hanno già tentato il K2, insieme, nel 2013. Hanno partecipato anche alla spedizione al Thalay Sagar (2015), in cui aprirono una nuova variante sul versante Nord, senza però raggiungere la cima.

Il K2 è l’ultimo ottomila ancora inviolato in inverno e la seconda montagna più alta del mondo; non  ha visto molti tentativi invernali. Quest’anno, saranno due le spedizioni che si ritroveranno al CB: quella russa-kazako-kirghisa (che di recente ha lanciato una campagna di crowdfunding)  e quella di Alex Txikon e Felix Criado.

Secondo quanto comunicato da Txikon, al CB e almeno a C1, la sistemazione degli alpinisti (e degli scienziati  che seguiranno la spedizione per scopi di ricerca), sarà in igloo. Il basco avrebbe studiato e testato come costruirli in modo rapido.

La spedizione di Txikon: un progetto alpinistico-ambientale

Oltre all’obiettivo alpinistico, tra gli scopi della spedizione al K2 di Txikon e Criado, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema ambientale e dei cambiamenti climatici attraverso l’uso di pannelli solari e mulini a vento per ridurre il consumo di cherosene e il riciclo di oltre 150 kg di rifiuti fisiologici.
Previsto, inoltre, un progetto per installare alcune stazioni meteorologiche a diverse altitudini utili per testare le previsioni e monitorare la stagione invernale dell’Himalaya.

La spedizione alpinistica sarà affiancata anche da altri due progetti scientifici:

  • il  cross-curricular di Balelur, guidato dal Centro basco per la ricerca sul clima (BC3). Vi parteciperanno diversi scienziati con tre obiettivi strategici: studiare gli effetti del cambiamento climatico sul ghiacciaio del Baltoro e sul K2; conoscere la percezione che ne hanno gli abitanti della regione e le eventuali misure di adattamento; analizzare l’efficacia delle campagne di sensibilizzazione inerenti i cambiamenti climatici sui social network.
  • il K2-Xtreme, studio di ricerca sulla mancanza di ossigeno in condizioni invernali estreme, condotto da un team dell’Istituto di ricerca biomedica Sant Pau (IIB-Sant Pau) guidato dal Dr. José Manuel Soria, in collaborazione con l’Università Politecnico di Barcellona. L’obiettivo principale dello studio è identificare i fattori genetici e i loro meccanismi regolatori associati ai cambiamenti fisiologici causati dall’esposizione a un’ipossia ambientale estrema. (Fonte)