MENU

22 Dicembre 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Ambiente e Territorio · Resto del Mondo

Controversia tra Nirmal Purja e il titolare dell’edificio che ospitava gli uffici Elite Exped

Incendio a Kapan, Kathmandu (Nepal). L’edificio ospitava gli uffici Elite Exped di proprietà di Nirmal Purja. Fonte: frame video THT

Il proprietario chiede a Elite Exped almeno 50 milioni di rupie per ricostruire la casa andata in fiamme a seguito dell’esplosione di bombole stoccate negli uffici dell’agenzia

Sono quasi trascorsi tre mesi dall’incendio che ha distrutto l’edificio di Kapan, dove il noto  alpinista Nirmal Purja, alias Nimsdai, affittava gli uffici della sua agenzia di spedizioni. Il 21 settembre, esplosero alcune bombole di gas stoccate all’interno dell’ufficio di Elite Exped. Nell’incendio morirono tre persone e altre rimasero ferite.

Tanka Ghising, proprietario dell’edificio, rimasto senza casa, si è sistemato con la sua famigia una tenda e ha dichiarato al quotidiano nepalese THT di aver chiesto un risarcimento a Purja. “Ho perso tutto a causa della loro negligenza”, ha affermato Ghising, aggiungendo che la proprietà, del valore di oltre 50 milioni di rupie, è inagibile a seguito dell’esplosione. Riferendosi a Purja, il titolare dello stabile ha detto alla stampa nepalese: “Prima era aperto a un accordo negoziato, ma poi è fuggito nel Regno Unito”.  Sostiene che Purja, in un primo momento gli avrebbe chiesto di valutare i danni e successivamente si sia rifiutato di pagare.

“Avevo affittato loro un piano per 25.000 rupie al mese per il loro ufficio, ma non sapevo dello stoccato clandestino di bombole GPL e di ossigeno”, ha reso noto Ghising. Purja gli avrebbe offerto 10 milioni di rupie in quattro rate come risarcimento. “Non basteranno nemmeno per rimuovere le macerie”, spiega Ghising, aggiungendo che chiede a Elite Exped almeno 50 milioni di rupie per ricostruire la casa.

L’edificio di Kapan, di proprietà di Tanka Ghising, dopo l’incendio. Fonte THT

Il primo piano dell’edificio di Kapan, distrutto dalle fiamme. Fonte THT

 

Purja è balzato agli onori della cronaca per aver scalato in tempi record 14 vette di oltre  8.000 metri (sei mesi e sei giorni),  “Mingma David Sherpa, co-proprietario di Elite Exped, ha dichiarato a THT che l’azienda era in contatto con Ghising e altri, per risolvere la controversia.

In un post pubblicato sui suoi canali social, Purja ha affermato che tutte le accuse contro di lui o Elite Exped sono infondate e false e non rispecchiavano la realtà. “Elite Exped non ha avuto contatti con Ghising dopo l’esplosione e possiamo dimostrarlo”, ha scritto Purja, aggiungendo: “Secondo la legge nepalese, non dobbiamo denaro a Ghising”.

Tuttavia, per la legge del Paese, stoccare materiali altamente esplosivi in una residenza privata è un reato penale e punibile. Purja non può ignorare la richiesta di Ghising, afferma Phurba Gyaljen Sherpa, ex membro del consiglio di amministrazione di Nepal Tourism Board. “Umanamente, dovrebbe risarcire le famiglie delle vittime”, ha dichiarato lo Sherpa, aggiungendo: “Purja dovrebbe riconoscere i danni provocati allo stabile e risarcire le perdite subite dal proprietario. Fuggendo dal problema  manca di rispetto alla famiglia Ghising e alla comunità Sherpa”. Secondo lui, anche le famiglie delle vittime non avrebbero ricevuto alcun risarcimento da Elite Exped.

Purja afferma di aver offerto a Ghising 10 milioni di rupie a risarcimento dei danni, offerta rifiutata dal proprietario della casa.

Il Crime Investigation Bureau della polizia nepalese sta ancoa indagando sull’incidente per accertare le cause dell’esplosione. Da THT si apprende che Ghising si rivolgerà al tribunale per intentare una causa contro Elite Exped.