MENU

26 Luglio 2017

Cultura · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Il Coro della Sosat al Rifugio XII Apostoli per i caduti della Montagna

Rifugio XII Apostoli, fonte: Facebook

L’ultima domenica di luglio, al Rifugio XII Apostoli una giornata in ricordo dei caduti della montagna. Al termine della celebrazione eucaristica, il canto dei coristi della Sosat

Domenica 30 luglio, ai 2500 metri di quota del Rifugio XII Apostoli, nel cuore del Gruppo Brenta, saranno ricordati i  caduti della montagna con una cerimonia a cui parteciperà, come avviene da 55 anni, il Coro della Sosat.

Poco distante dal rifugio, nel 1951-52, venne costruita una chiesetta, dove  si svolgerà la celebrazione, una grotta scavata nella dolomia alla base della cima XII Apostoli. In 65 anni le pareti di dolomia si sono riempite di lapidi – sono oltre 210 – a ricordo di chi ha lasciato la vita in montagna. Oggi vi è un comitato che organizza la collocazione delle nuove lapidi, che vengono posizionate dal gestore del rifugio. Così negli anni e grazie alla partecipazione del Coro della Sosat, l’ultima domenica di luglio è, per il popolo delle Terre Alte, la giornata della commozione e del ricordo.

Dopo la salita al rifugio XII Apostoli, il rito della santa messa, con il mantovano don Giorgio Dall’Oglio che benedirà le nuove lapidi che rendono vive le pareti della chiesa, la grande grotta con l’abside a forma di croce che domina le vallate sottostanti.

Il percorso

La salita al rifugio è una escursione che si trasforma in pellegrinaggio, con alpinisti ed escursionisti che salgono assorti  nei ricordi di amici e parenti caduti in  montagna.

La giornata di domenica 30 luglio inizierà di buon mattino, per chi salirà al Fratelli Garbari. I più salgono dalla Malga Movlina, per raggiungere attraverso il sentiero il Lago asciutto e dopo averlo attraversato intraprendere l’ascesa alla Scala Santa. Il soprannome è dato dalla pendenza di questo sentiero, in alcuni tratti attrezzato con corde fisse e scalini artificiali che sale ripido alla gola e termina sul ghiaione. Nel tratto finale del sentiero c’è una statuetta della Madonna dedicata a Maria Salvaterra, l’indimenticabile nonna del Brenta, che gestiva il rifugio Fratelli Garbari. Poi il sentiero sale sui ghiaioni e sulle balze rocciose sino al rifugio, di proprietà della Sat, gestito dalla guida alpina Aldo Turri di Pinzolo. Al termine della celebrazione eucaristica i coristi della Sosat presenti (non tutti, infatti possono intraprendere l’ascesa) canteranno alcune canzoni più conosciute del repertorio popolare, cui tutti potranno unire la propria voce.

Il programma della giornata

Ore 10.30 ritrovo al rifugio
Ore 11 celebrazione della messa
Ore 12 intrattenimento del Coro della Sosat sulla balconata antistante la Cima XII Apostoli.