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10 Febbraio 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Corrado ‘Korra’ Pesce resterà sul Cerro Torre

Corrado Korra Pesce ©Renan Ozturk Fonte: ExWeb

Impossibile recuperare il corpo dello scalatore morto in Patagonia

Corrado ‘Korra’ Pesce resterà sul Cerro Torre, in Patagonia. Impossibile recuperare il corpo dell’alpinista novarese, travolto il 28 gennaio scorso da un’enorme scarica di ghiaccio e sassi durante una spedizione che lo aveva visto aprire una nuova via su una delle montagne più iconiche e difficili del mondo, insieme all’argentino Tomas Aguilò.

Condizioni meteo avverse previste per le prossime due settimane, non consentiranno nuovi tentativi di ricerca. “E’ troppo pericoloso – ha confermato la sorella di Korra, Lidia al quotidiano La Repubblica  – Korra non tornerà a casa. E’ uno strazio”.

Nove diversi tentativi di raggiungere il corpo dello scalatore (individuato con un drone dopo l’incidente) sono falliti il 4 febbraio, quando una finestra di bel tempo aveva permesso ai soccorritori di alzarsi in volo con l’elicottero. Durante quei sorvoli sono state avvistate le attrezzature di Korra e del compagno, le funi, il cibo liofilizzato, lo zaino ma non c’era più traccia dei resti di Corrado.

Intanto in Italia, è stata aperta una raccolta fondi per aiutare la figlia di Korra Pesce. Anche i Ragni di Lecco si stanno adoperando per sostenere l’iniziativa: un membro del gruppo alpinistico lecchese ha messo all’asta una cornice con un moschettone di  Casimiro Ferrari con incise le sue iniziali “C F”.

Corrado Korra Pesce sulla Nord del Cerro Torre, gennaio 2022. Foto: Matteo Della Bordella/facebook