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28 Dicembre 2018

Climbing · Vertical · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Darek Sokolowski propone D16 per “Parallel World”, nelle Dolomiti

Darek Sokolowski su “War without End” D15 a Tomorrow’s World, Dolomiti. Foto arch. D. Sokolowski

Il polacco suggerisce il massimo grado per la terza via di drytooling di questa difficoltà,  dopo “Storm Giant” di Gordon MacArthur  a Fernie (Canada) e “Oświecenie” di  Filip Babicz a Zakopane (Polonia)

Il 50enne climber polacco Darek Sokolowski ha completato il suo più grande progetto nella grotta di Tomorrow’s World in Dolomiti, “Parallel World” (D16), una via di drytooling  per la quale ha proposto la massima difficoltà.

Su questa via si sviluppano le linee di drytooling più estreme al mondo, come “A line above the sky” (D15), aperta da Tom Ballard e ripetuta da Sokolowski, Gaetan Raymond, Jeff Mercier, Angelika Rainer e Chris Snobeck.

Sokolowski ha trascorso due anni ad esplorare gli angoli più impegnativi a Tomorrow’s World e, oltre a ripetere le vie più difficili di Tom Ballard, ne ha aperte delle sue. Nell’estate del 2017, ha proposto  il grado D15+ per “War Without End” e ora D16 per  “Parallel World”.

Finora, il 16° grado nel drytooling e nell’arrampicata mista è stato assegnato solo a due vie. Il primo a proporre la difficoltà D16 è stato il canadese Gordon MacArthur, per “Storm Giant” nella zona di Fernie (British Columbia), nell’agosto 2017. Nel gennaio 2018, è stato il filippino Filip Babicz a valutare con un grado di difficoltà simile, M16 (la via ha una parte sul ghiaccio), “Oświecenie” a Zakopane (Polonia), una linea lunga 62 metri.

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