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18 Maggio 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Europa

Denis Urubko conferma: tornerà sugli Ottomila

Denis Urubko dopo l’intervista a Arnaitz Rubio: Fonte: Noticias de Gipuzkoa

Urubko: “Probabilmente ci tornerò in inverno, senza ossigeno e per fare una nuova via in stile alpino”

In un’intervista al sito basco Noticias de Gipuzkoa, Denis Urubko, uno dei migliori alpinisti della storia,  ha confermato di voler ritornare sugli Ottomila:

“Probabilmente ci tornerò in inverno, senza ossigeno e per fare una nuova via in stile alpino. Ci tengo a precisare che il mio corpo è preparato per l’alta montagna e si adatta subito agli 8.000 metri perché mi dedico a questo da tanti anni. Non ho mai detto che sarebbe finita per sempre [sugli Ottomila] – precisa Urubko –  Ho molte opzioni in montagna, ma ho 47 anni e non ho l’energia dei 20. Devo calcolare i rischi, la mia forza …”

Il 47enne scalatore di origine  kazaka e con cittadinanza russa e polacca, ha scalato tutte le 14 montagne di oltre ottomila metri di altitudine:

“Ho salito i quattordici Ottomila e in totale ho fatto 23 salite. Ho scalato il Broad Peak con Alex Txikon e sono tornato due anni dopo su una nuova via, fare qualcosa di nuovo è sempre stata la cosa più interessante per me. Lo stesso al Nanga Parbat, dove sono tornato in inverno. Ho scalato il Gasherbrum quattro volte in modi diversi […] è stata una sfida, ma la cosa migliore per me è che ho provato nuove vie, scalato in inverno … La cosa importante sono le sfide che ti prefiggi, fare qualcosa di nuovo, interessante, positivo.”

MA non è detto che Urubko torni presto sulle montagne più alte del mondo. Nell’intervista precisa: “Penso di avere ancora quindici anni per fare quello che voglio perché sono ben preparato, non devo allenarmi soprattutto, perché sono già acclimatato all’alta quota. Voglio trovare il momento, sceglierlo da solo. Quando segui la tua passione e non dipendi dal denaro o da responsabilità, segui semplicemente i tuoi desideri. Ho un messaggio per i giovani: ho passato molti anni a fare qualcosa. Ho scalato i miei primi ottomila dopo dieci anni di allenamento in montagna, vie impegnative e tecniche. E non ho fatto una nuova via su un ottomila se non dopo   16 anni di alpinismo. Non tutto deve essere immediato. Se hai 20 anni, hai molto tempo davanti a te.”

Urubko viaggia in tutto il mondo e vive tra Granada, Bergamo e la Polonia.“Sei anni fa ho incontrato María José [Cardell] e abbiamo iniziato la nostra relazione e ora vivo parte dell’anno a Granada per lei. Abbiamo trascorso lì il confinamento, non ci siamo quasi mossi durante tutto l’anno passato. Mi piace il posto, la cultura, il clima, ho un buon rapporto con le persone. Geograficamente è ben posizionata tra le montagne e la costa. Inoltre, per me è possibile allenarmi a 2.000 e 3.000 metri di altitudine, ci sono molte zone rocciose da scalare. Sono felice, c’è tutto: montagne e rocce.”

Oggigiorno, molte persone raggiungono il campo base dell’Everest in elicottero e compiono ascensioni con corde e ossigeno supplementare. Cos’è tutto ciò per Urubko? Alpinismo o turismo d’alta quota?

“Il business è business… – risponde lo scalatore –  Questa intervista, ad esempio, è un lavoro per te e per me. Le persone vogliono realizzare i loro sogni e la montagna è libera. A volte sento frasi come la montagna è così o la montagna dovrebbe essere così, ma la montagna è libertà. Le persone vogliono pagare? Sono soldi per gli sherpa, questo aiuta l’economia del Nepal e loro realizzano i loro sogni. Ci sono miei buoni amici che hanno usato l’ossigeno perché stavano per congelarsi e ne avevano bisogno. L’alpinismo commerciale è diverso. Alcuni lo hanno criticato, ma se vuoi farlo, dipende da te. Puoi salire un’ altra via, andarci in solitaria … la montagna ti dà tutte le possibilità per realizzarti. Se la classica via dell’Everest è frequentata da molte persone, le pareti sud-ovest o nord sono libere. Sono più rischiose, molto di più. Purtroppo ci è morto un mio collega, Alexei Bolotov . La montagna ha i suoi rischi se vuoi fare qualcosa di insolito, fuori dalla norma, è più rischioso, ma è arte. Se vuoi essere un vero artista, se non vuoi andare nel solito modo, devi fare qualcosa di creativo e realizzare qualcosa di grande.”