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30 Ottobre 2020

Ambiente e Territorio

Nuovo DPCM e Montagna. Disposizioni e raccomandazioni del Club alpino italiano

Fonte: CAI

Le limitazioni del provvedimento non impediscono il protrarsi delle attività in montagna, sia pure a determinate condizioni. Sedi sezionali aperte per segreteria e tesseramento

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato del Club alpino italiano divulgato dopo la firma del DPCM del 24 ottobre che prevede l’applicazione di una serie di misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19:

“La consapevolezza di quanto sia delicato il momento attuale deve indurre ciascuno di noi alla massima prudenza e al costante rispetto di sé e degli altri, accettando limitazioni che comunque non impediscono il protrarsi delle attività in montagna, sia pure a determinate condizioni”, queste le parole del Presidente generale del Club alpino italiano Vincenzo Torti e del direttore Andreina Maggiore, dopo la firma del DPCM del 24 ottobre che prevede l’applicazione di una serie di misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid – 19. 
Per questo motivo, il Club alpino italiano, oltre a ribadire l’invito al rispetto delle disposizioni precisa quanto segue:

Cosa si può continuare a fare

La raccomandazione di non spostarsi non è riferita alle attività motorie che vengono svolte all’aperto (il trekking, cioè l’escursionismo è richiamato nella circolare del Ministero dell’Interno del 27 ottobre 2020). Di conseguenza le attività in montagna dei soci e delle Sezioni Cai si possono svolgere, solo con il più fermo rispetto dell’utilizzo dei dispositivi di protezione, del distanziamento e con il divieto di assembramento.
Sono sospese le attività all’interno delle sedi sezionali, ma tale misura non può estendersi alla possibilità di accedervi e di gestire le segreterie per attività come il tesseramento.
I rifugi e le strutture ricettive possono protrarre l’attività, rispettando il distanziamento sociale, interpersonale e le linee guida regionali relative all’accesso, all’utilizzo degli spazi comuni e alla somministrazione di cibi, bevande e alla ristorazione.
Le attività delle scuole e dei corsi del Cai proseguono con la didattica teorica a distanza, mentre quella in ambiente esterno deve essere svolta nel totale rispetto delle regole sanitarie e del divieto di assembramento.

Come comportarsi

Costituiscono regole inderogabili l’obbligo di mantenere un distanziamento di un metro tra persone non conviventi e il divieto di assembramento.
All’interno delle sedi sezionali è obbligatorio indossare la mascherina.
All’aperto l’obbligo della mascherina è escluso solo nei luoghi in cui, per le loro caratteristiche o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. In caso contrario, la mascherina andrà indossata anche in ambiente esterno. Allo stesso tempo, è necessario mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro in attività motoria e di due metri in attività sportiva.
Le Sezioni non possono organizzare spettacoli aperti al pubblico, in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. Tale disposizione riguarda in particolare i cori Cai, che dovranno astenersi anche dalle attività di prova.
Le riunioni di direttivo o delle commissioni possono essere svolte solo online.”

“Fin dall’inizio della pandemia, il Club alpino italiano ha adottato il criterio dell’attenzione, della rinuncia e del senso di responsabilità e invita a proseguire su questa strada, con l’auspicio che il rispetto delle misure di contenimento del virus possano al più presto dare buoni risultati”, concludono Torti e Maggiore.

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