MENU

6 Luglio 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Edu Marin verso le Torri del Trango in Pakistan

Edu Marin. Fonte: facebook

Lo scalatore catalano, in cordata con Miquel Mas e Marc Subirana,  cercherà di ripetere la salita in libera della mitica ‘Eternal Flame’. Il team esplorerà anche nuove vie su big wall

L’ex climber  Edu Marin, 35 anni, è arrivato in Pakistan dove intente tentare in libera la mitica “Eternal Flame”, sulle Torri di Trango, in Karakorum. Marin farà cordata con  Miquel Mas Serrat e Marc Subirana, quest’ultimo anche cameraman.

“Siamo ad Islamabad e in un paio di giorni arriveremo a Skardu da dove inizierà un lungo trekking per raggiungere il luogo dove installeremo il campo base”, ha reso noto ieri Edu Marin.

La multipitch sale la parete sud-orientale della Nameless Tower (6.286 m), nota anche come Trango Tower, considerata uno dei riferimenti mondiali dell’arrampicata su parete.

Wolfgang Gullich, Kurt Albert, Christof Stiegler e Milan Sykora effettuarono la prima salita della via nel 1989, completando 1.100 m di arrampicata su roccia altamente tecnica a oltre 6.000 m. Il team tedesco classificò la linea di difficoltà VI, 7b+, A2.

Prima salita in libera

Vent’anni dopo, nell’agosto 2009, Alex e Thomas Huber  realizzarono la prima salita in libera. I due  fratelli Huber trovarono però un altro modo per raggiungere la vetta,  aprendo un tiro alternativo di 7c+.

Nameless Tower. Foto: Thomas Huber

Edu Marin, Miquel Mas e Mark Carical tenteranno la salita in libera della via originale di Gullich & Company.

Quella di Marin sarà una spedizione minimalista

Edu Marin è uno dei più noti scalatori spagnoli. Ha iniziato con l’arrampicata sportiva e si è recentemente focalizzato sull’apertura di dure vie multi-pitch, come la sua ultima linea, “Valhalla”, a Geu, in Cina, proposta come 9a, su quello che considera il tetto più grande del mondo.

“Sarà una spedizione molto minimalista – ha spiegato Edu Marin a Wogu Climbing –  Staremo lì solo per un mese e una settimana. 37 giorni in totale. Non ci acclimateremo come al solito e speriamo che i sei giorni di avvicinamento al campo base delle Torri del Trango e le prime lunghezze della via che vogliamo salire siano sufficienti. La mia esperienza in quota è molto positiva e spero che anche questa volta sia così”.

La via originale non è mai stata salita in libera

Molti dicono che sia improbabile riuscire a salire in libera la via originale.. Un breve tratto di roccia liscia ha sempre sbarrato la strada a chi ci ha provato. Iker ed Eneko Pou la tentarono nel 2005, ma finirono per aprire una lunghezza alternativa di 8a per poter superare la parte più difficile della via.

“Sono molto motivato ad affrontare ‘Eternal Flame’ – racconta Edu a Wogu Climbing –  una via così  leggendaria. Le difficoltà dei tiri non sono molto elevate ma in un luogo del genere le condizioni meteorologiche e l’altezza giocano un ruolo determinante. L’arrampicata va oltre i gradi su pareti di questo calibro. Con la salire in libera di questa via, si avvererebbe  un sogno”, conclude Marín.

Il secondo obiettivo del team

Il secondo obiettivo di Marín, Mas e Subirana è esplorare nuove possibilità nelle Torres del Trango. “Vorremmo trovare una nuova linea su qualche grande parete  e tornarci l’anno prossimo”, ha affermato il climber catalano.

“Prima vogliamo provare a scalare in libera ‘Eternal Flame’ e poi trovare una linea per la stagione 2022 Questo è l’obiettivo più ambizioso e ciò che mi spinge ad andare in Pakistan – precisa Marin sulla sua pagina facebook  – Immaginate di scalare una via 8b/8c oltre i 6.000 metri di quota? Sarebbe un traguardo alpinistico storico. Per aprire questo sentiero, bisogna riconoscere prima l’area e salirci lungo un percorso stabilito.”

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Edu Marín (@edumarin1)