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13 Agosto 2020

Climbing · Vertical · Resto del Mondo

Emilie Pellerin è la prima donna a ripetere ‘La Zébrée’ (8b+ trad) in Québec

Emilie Pellerin su “La Zébrée” 8b trad sul Mt. King. Foto: Witek Slusarczyk

La climber canadese risolve in stile classico una sottile fessura di dita, salita in artificiale nel 1972. È una delle linee di arrampicata classica più dure del Nord America

La fessura di dita conosciuta come La Zébrée si trova nella falesia trad di Mt. King nelle Laurentian Mountains (Québec, Canadá). La prima salita fu di  Alain Hainault, in artificiale, nel 1972, che la valutò A2.  La tentarono Louis Babin, Russ Clune e persino il famoso Peter Croft, ma senza successo.

François Roy fu vicino a salirla negli anni ’90. Nel 2003 Jeff Beaulieu riuscì a  scalarla con protezioni precedentemente piazzate. Nel 2007 Jean-Pierre Ouellet impiegò altri cinque anni per salirla in libera, pizzando le protezioni durante la salita, tranne la prima. Il grado restò 8b+. Poche settimane dopo Sylvain (Sly) Masse ne effettuò la ripetizione, questa volta piazzando tutto il materiale durante la salita.

Fu allora che Emilie Pellerin iniziò a sognare questo progetto: “13 anni fa passavo sotto questo capolavoro e sognavo che, un giorno,  sarei stata lassù dopo averla scalata … Ci è voluto un po’, ma ce l’ho fatta! “

Cattive condizioni

La canadese è tornata su La Zébrée dopo la ripetizione effettuata a luglio 2020 da Julien Bourassa-Moreau.

Emilie ha scelto di piazzare  tutte le protezioni durante la salita, realizzata nelle condizioni meno favorevoli: in presenza di acqua. “Jerome St-Michel, Alexa Fay ed io siamo saliti sulla via (o dovrei chiamarla cascata?), Abbiamo riso pensando che in quelle condizioni sembrava impossibile. Mi sono messa a scalarla per divertimento, nuotando come una campionessa, scivolando sui piedi, lottando con stuoie e spugne durante l’arrampicata … Era tutt’altro che elegante, ma ho tenuto duro … L’ho scalata nel modo più autentico: mentre era bagnata!”,  spiega Emilie sui suoi canali social.

La salita, per la canadese, “segna una svolta personale nella mia vita di scalatrice, svolta che non avrei mai raggiunto senza il supporto dei miei amici e della mia famiglia”.

Esistono pochi altri esempi di vie trad di simile difficoltà, salite da una donna. Il più eccezionale di tutti è  la salita della mitica Meltdown (8c+) di Beth Rodden del 2008.