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27 Aprile 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Everest 2022. Marc Batard individua una nuova via per evitare la Cascata di Ghiaccio

Marc Batard. Foto: Pascal Tournaire

Per il suo tentativo all’Everest programmato per il 2022, Batard sta valutando l’apertura di una nuova via, più sicura per scalatori e portatori

Marc Batard, noto come lo “sprinter dell’Everest”, primo uomo ad aver scalato il tetto del mondo in meno di 24 ore nel 1988, continua a prepararsi per il suo progetto all’Everest senza ossigeno supplementare, pianificato per il 2022, quando compirà 70 anni.

Batard, particolarmente attento alla sicurezza in quota, si è convinto di poter aprire una nuova via che consente di raggiungere il Campo 1 dell’Everest senza dover affrontare la pericolosa Cascata di Ghiaccio del Khumbu: “Sono molto ottimista, questa mattina ho visto un passaggio fattibile”, ha riferito, dopo un sorvolo in elicottero della zona. La via individuata,  eviterebbe in tutto o in parte uno dei settori più pericolosi della salita, rischioso per valanghe e crepacci. Nel 2014, una valanga provocò la morte di 16 sherpa.

Un approccio in linea con l’approssimarsi del primo Summit internazionale sulla sicurezza in alta quota (SISHA – Sécurité en Haute Altitude), organizzato principalmente da Batard. L’evento dovrebbe tenersi nel 2022 ad Albertville, in occasione del 30° anniversario dei Giochi Olimpici.

Batard ha annunciato di voler ritornare in Nepal a settembre per fare un sopralluogo più preciso del sorvolo effettuato nei giorni scorsi, e a novembre/dicembre per attrezzare la nuova via con Pasang Nuru Sherpa e Sajid Ali Sadpara, figlio di Muhammad Ali, scomparso insieme all’islandese John Snorri e al cileno Juan Pablo Mohr durante il tentativo invernale sul K2 nel febbraio scorso.

Qualche settimana fa, l’alpinista francese ha rinunciato alla vetta dell’Annapurna per ragioni di sicurezza. La montagna era sovraffollata (quasi 70 vertici in poche ore) e un passaggio risultava particolarmente esposto alle valanghe.

 

Ad oggi, l’italiano Abele Blanc detiene il record di scalatore più anziano ad aver salito l’Everest senza il supporto di ossigeno supplementare. Il valdostano  realizzò l’impresa nel 2010, all’età di 55 anni e 264 giorni.