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26 Gennaio 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Everest (8.849 m): chiuso o aperto alle spedizioni in primavera?

Everest, 14 maggio 2020. Foto: Xinhua/Chogo

Situazione ancora poco chiara. Il parere di tre operatori internazionali

La scorsa primavera, il Nepal ha chiuso completamente il versante Sud dell’Everest a causa della pandemia di Covid-19 e  la Cina ha fatto altrettanto sul versante tibetano (Nord), annullando tutti i permessi e applicando il divieto di scalata a tutti gli alpinisti stranieri.

L’unica squadra autorizzata a tentare il “Tetto del Mondo” fu una spedizione cinese. La vetta fu raggiunta da una cinquantina di alpinisti. Tra loro, una squadra di geometri cinesi. A seguito delle loro rilevazioni, nel mese di dicembre Cina e Nepal annunciarono congiuntamente la nuova altitudine ufficiale del Monte Everest: 8.849 metri.

Ma cosa accadrà la prossima primavera, in considerazione dell’attuale situazione pandemica? Cina e Nepal chiuderanno ancora l’Ottomila agli alpinisti internazionali? Come si stanno muovendo le agenzie che organizzano spedizioni all’Everest?

Il blogger Stefan Nestler ha raccolto i pareri di tre operatori internazionali.

Membri del team di topografi cinesi in cima all’Everest il 27 maggio 2020. Foto: Xinhua/Penpa

Alpenglow: nessuna spedizione questa primavera sul versante Nord (Tibet) dell’Everest

Il grande operatore americano  Alpenglow Expeditions,  ha annullato la spedizione originariamente prevista per questa primavera sul Monte Everest, a causa della situazione pandemica legata al Coronavirus, ancora poco chiara.

Alpenglow l’aveva presentata come una  “Rapid Ascent™”, in 35 giorni, attraverso il versante Nord dell’Everest (Tibet). “Non crediamo che il Tibet possa riaprire entro  la primavera”, ha detto Adrian Ballinger, capo di Alpenglow, “non crediamo di poter affrontare in sicurezza una scalata dell’Everest nelle attuali condizioni dal versante del Nepal, e non vogliamo rischiare che i nostri clienti perdano denaro per il secondo anno consecutivo ultimando la pianificazione e impegnando fondi”.

Furtenbach: aperto a tutte le opzioni

In merito all’apertura del versante Nord dell’Everest la prossima primavera, l’austriaco Lukas Furtenbach si aspetta una decisione dell’ultimo minuto  “perché la Cina seguirà da vicino gli sviluppi internazionali”. Il 43enne, a capo dell’operatore austriaco Furtenbach Adventures, offre nel suo catalogo primaverile del 2021 una spedizione “Flash” (Everest in tre settimane) sul versante Nord e spedizioni “classiche” su entrambi i versanti della montagna. “Abbiamo pianificato spedizioni per entrambi i versanti oltre che attivato la logistica”, scrive Furtenbach a Nestler. “Il Nepal ha annunciato che non chiuderà l’Everest e rimarrà aperto per le spedizioni. A questo proposito, possiamo attendere e poi portare a termine la spedizione sul versante aperto o anche su entrambi i versanti, se anche la Cina dovesse aprire le frontiere “. Attualmente, Lukas si dice “fiducioso di poter portare a termine almeno la spedizione su un versante come previsto”.

Membri del team di topografi cinesi in cima all’Everest il 27 maggio 2020. Foto: Xinhua/Penpa

Kobler & Partner pianifica una spedizione sul versante Sud (Nepal)

L’operatore svizzero Kobler & Partner che, per la prossima primavera ha in programma una spedizione all’Everest dal versante nepalese,  ha dichiarato di aver ricevuto informazioni dal Tibet già a dicembre che non  sarebbero stati rilasciati nuovi permessi per le spedizioni straniere la prossima primavera a causa della pandemia e che l’eventuale modifica di questa politica è prevista solo nell’autunno 2021, in base alla situazione Covid-19.

Curva epidemica

Nello stato himalayano, finora sono state registrate ufficialmente oltre 270.000 infezioni da COVID-19 con più di 2.000 decessi provocati dal virus. Tuttavia è possibile che il numero di casi non segnalati sia elevato.

In  Nepal, la curva dell’infezione aveva raggiunto il picco in ottobre e da allora si è abbassata.