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25 Novembre 2020

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Ambiente e Territorio · Resto del Mondo

Everest (8.848 m): trovate microplastiche a 8.400 metri di quota

Everest, il Balcony, indicato con la freccia, a 8.440 m sul livello del mare. Fotografia/ Baker Perry / National Geographic

Uno studio pubblicato sulla rivista One Earth, rivela microplastiche a poche centinaia di metri dalla vetta

Dopo i detriti di plastica trovati nel 2018 nel punto più profondo della Terra, la Fossa delle Marianne, le  microplastiche sono state trovate anche nella neve in prossimità della vetta dell’Everest (8.848 m), la montagna più alta del mondo, a poche centinaia di metri dalla cima, nel punto noto come Balcony. Le minuscole fibre di plastica sono risultati presenti in tutti gli 11 campioni di neve raccolti tra i 5.300 metri e gli  8.440 metri di quota.

Le più alte concentrazioni sono state rilevate al campo base (79 fibre microplastiche per litro di neve) e sono composte da polipropilene, poliestere, acrilico e nylon, materiali tipicamente utilizzati nell’attrezzatura tecnica che gli scalatori utilizzano durante le spedizioni. I ricercatori sostengono che è molto probabile provengano dagli indumenti realizzati con tessuti sintetici, dalle tende e dalle corde.

Microplastiche. Fonte:tecomilano.it

“Sono rimasta davvero sorpresa di trovare microplastiche in ogni singolo campione di neve che ho analizzato”, ha detto Imogen Napper, dell’Università di Plymouth, a capo della nuova ricerca. “Il Monte Everest è un luogo che ho sempre considerato remoto e incontaminato. Sapere che stiamo inquinando la cima della montagna più alta del mondo è una vera rivelazione.” “Con le microplastiche così onnipresenti nel nostro ambiente, è tempo di concentrarsi su soluzioni ambientali appropriate”, ha affermato. “Dobbiamo proteggere e prenderci cura del nostro pianeta”.

Napper afferma che è necessario progettare indumenti con tessuti alternativi e utilizzare fibre naturali come il cotone quando possibile.

Lo studio, pubblicato il mese scorso sulla rivista One Earth, ha analizzato campioni raccolti da una spedizione di National Geographic nel 2019. Gli scienziati hanno trovato in media  30 particelle microplastiche per litro d’acqua nei campioni di neve e 119 particelle per litro nel campione più contaminato. I ricercatori hanno anche esaminato campioni di acqua di torrenti di otto zone, ma solo tre presentavano microplastiche.

In uno studio precedente, Napper ha scoperto che una lavatrice, ad ogni ciclo di lavaggio, può rilasciare 700.000 fibre di plastica microscopiche e che i sacchetti di plastica dichiarati come biodegradabili risultano ancora intatti dopo tre anni dalla loro dispersione nell’ambiente.

Ogni anno milioni di tonnellate di plastica vengono disperse nell’ambiente e possono scomporsi in microplastiche. Si stima che siano presenti negli oceani del mondo da 15 a 51 trilioni di singoli pezzi di rifiuti di microplastica, pari ad un peso di 236.000 tonnellate.