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6 Maggio 2016

Falesia di Cravasco: appuntamento 8 maggio e intervista!

Domenica 8 maggio avrà luogo l’inaugurazione della riqualificata falesia di Cravasco, un posto adatto a chiunque, indipendentemente dall’età, il livello di scalata o …il fiato!

Si tratta di una storica palestra di roccia immersa in un’area d’ameno Appennino, in grado d’incantare chiunque. Scalatori di ogni estrazione verranno a partecipare all’evento, tra le corde, il rinfresco e le tante risate serene …a 10 metri e 5 secondi dalla macchina!

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Ho deciso di aiutare e sponsorizzare il folto gruppo costituito dal team di Cravasco climbing,  perché il luogo è davvero di estrema importanza, per la vallata e per la grande area del nord ovest verticale, e per l’impegno e la professionalità dell’enorme lavoro svolto: se lo meritano!

Molte persone associano il sito all’eccidio perpetrato dalle forze nazifasciste il 22 marzo 1945 in rappresaglia a uno scontro a fuoco avvenuto con le bande partigiane della brigata volante Balilla, che aveva avuto la meglio sulle milizie tedesche. Furono prelevati dal carcere di Marassi detenuti generici e prigionieri politici e giustiziati in 17… Fortunatamente ci sono anche molti altri motivi per pensare a questo sito di grande interesse: il villaggio è uno dei borghi rurali più caratteristici della val Polcevera, sorto su un geo-spartiacque; da un lato possono essere identificate le rocce metamorfiche occidentali della linea Sestri-Voltaggio e dall’altro le marne della formazione dei calcari dell’Antola. I massi della zona, di varia dimensione e adatti alla scalata tradizionale e al bouldering, sono principalmente costituiti da metabasite.

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L’area attirò alpinisti a partire dagli anni ’60 e specificatamente dall’80 i Cravasard, storico team locale che s’ispirava ai famosi Bleusards, i sassisti della foresta di “Bleu“, il parco di Fontainebleu, prospicente alla reggia di Versailles, in Francia. Il redivivo team nel 2004 si occupò di riqualificare il settore de Il Fungo e la palestra Monkey’s club, poi Pro Recco Arrampicata, capitanata dal Visir Andrea Costaguta, di tracciare sui Massi della Luna. La visita del campione del Mondo Cristian Core, produsse il celebre blocco “I sogni del diavolo“, di grado 7c.
Nonostante i tentativi ammirevoli del cultore dell’Appennino Michele Picco, che puntava a una riqualificazione totale dell’area in ottica moderna e sicura, e l’intercessione della comunità di www.quotazero.com, la parete sud fu interdetta e il sito fu soggetto a una progressiva usura nonostante la frequentazione.

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Il complesso di Cravasco venne annoverato nella storica guida “Alpinismo per gioco” e nella leggendaria “Di sasso, di sale, di sole” di Fabio Pierpaoli ; ne tracciai un profilo io stesso in “Onde di Pietra“, composta proprio con l’amico fraterno Pierpaoli il Bigo. Partecipai personalmente ai tanti interventi degli ultimi 15 anni con i soggetti citati, senza mai ottenere risultati, se non parziali.

Finalmente nell’inverno 2015/2016, grazie al grande entusiasmo di un giovane climber, qualcosa è cambiato. Ho deciso di intervistare Emanuele Roncallo, scalatore classe ’85, vero promotore dell’idea di riqualificazione odierna, perché per la scalata non solo nel genovesato, ma piuttosto nel nord ovest è un importante momento storico e lui ne è stato oggettiva scintilla.

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1) Che cos’è Cravasco?
Si tratta di un paesino immerso nel verde dell alta val Polcevera, chiuso dalle creste dei monti Leco, Figne e Taccone in ambiente bucolico. Conosciuto tragicamente anche per l’eccidio qui accaduto il 22 marzo del 1945 e per l’attuale Tav…

2) Cosa accadra a Cravasco l’8 maggio?
Ci sara l’inaugurazione della storica palestra di roccia appena riqualificata… cibo, clima festoso e tanta arrampicata! Consegneremo un pacco a ogni partecipante che voglia aderire, con il quale cercheremo fondi per continuare questo grande progetto. Molti hanno prenotato anticipatamente comprendendo la grande importanza del momento e del luogo. Al rinfresco parteciperanno degli ospiti importanti a livello alpinistico: vedrete che sorprese! Un tempo questa falesia era frequentata dai piu grandi scalatori genovesi e liguri, utilizzata per l’allenamento in montagna. La tradizione continua.

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3) Parlaci più specificatamente, siamo curiosi
Correva anno 1985: il team dei Cravasard capitanato da Mauro Carena, Carlo Voena e Fulvio Balbi apriva le prime linee sulla roccia; la storia alpinistica di Cravasco risale al 1960. Sulla parete sud vi era la rinomata via delle Staffe, nata in ottica artificiale, come il nome suggerisce. Purtroppo adesso il lato sud è interdetto, ma negli anni ha resistito la parete nord ovest. Il restyle di Cravasco è nato grazie all’unione delle forze di Arrampicate.it (prima Outdoor Liguria) e Cravascco climbing. I due soggetti sono stati supportati dalle donazioni degli arrampicatori e dalle sezioni genovesi del Club alpino italiano .
I richiodatori sono stati Fabio Pierpaoli di arrampicate.it e io per Cravasco climbing, i collaboratori sono Gianni Boccaccio, Gian pio Piccardo, Walter Leonardi e Augusto Delfino che hanno avuto un ruolo fondamentale

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4) Parlaci del progetto Cravasco Cllimbing
L’idea mi è venuta perche la storia alpinistica della palestra non andasse persa; in prima battuta ci chiamavamo “amici di cravasco“, ma poi tutti insieme abbiamo deciso per un nome piu accattivante. il team è composto dai collaboratori citati e da altre persone che ci hanno dato saltuariamente il loro contributo; aggiungo anche che la squadra di Cravasco climbing non finirà il suo operato, con l’area Grande di Cravasco e sarà impegnato sull’Apennino con altre chiodature.

5) Che cosa trova una persona che oggi viene a Cravasco a scalare?
Il “masso” Grande offre un magnifico lato nord dove si puo trovare l’esempio di falesia che tutti vorremmo, con grande rispetto della sicurezza per l’arrampicata sportiva. Si contano attualmente 40 vie fra nuove e vecchie, con difficolta dal 3 grado al 7a+, quindi una falesia di posizione intermedia che va bene per qualsiasi capacità

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6) Chi è Emanuele Vincenzo Roncallo?
Un appassionato di montagna con un occhio di riguarado alle vecchie esperienze alpinistiche della nostra val Polcevera, fotografo amatoriale, arrampicatore su ghiaccio, alpinista classico, arrampicatore sportivo membro del gruppo le Gritte.

7) Quando hai iniziato ad arrampicare?
Non da molto, ma orami sono quasi 5 anni, vissuti in maniera molto intensa che mi hanno permesso con la mia passione di arrivare a questo momento.

8) Come vivi la montagna e la scalata?
Vivo la montagna e la scalata come una forma di evasione

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9) Prossimi progetti?
Richiodare alcuni siti di arrampicata dimenticati e poi si vedrà…

10) Parlaci di arrampicate.it
Arrampicate.it ha avuto un ruolo fondamentale per la riuscita del progetto anche per via della relativa esperienza nel settore da oltre 25 anni. Fabio Pierpaoli ha oltre 700 vie chiodate sulle spalle sia in bassa valle, sia in montagna; Walter Leonardi è il web master e tuttofare, impegnato da altrettanto tempo nela riqualificazione, entrambi amici di scalata e di progetto.

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Non resta che salutarci… e rivederci l’8 maggio… tutti a Cravasco!

Christian Roccati
SITOFACEBOOK