Franco Perlotto. Fonte: facebook

Il 63enne alpinista veneto ha vissuto la drammatica esperienza dell’infezione da Covid-19. Ora è ritornato a casa

“Dopo tre lunghe indimenticabili settimane, il tampone Covid è finalmente negativo”. Lo ha annunciato dalla sua pagina facebook il grande alpinista vicentino Franco Perlotto, colpito da infezione Covid-19,  e dimesso dall’ospedale ieri.

“La polmonite bilaterale che mi ha portato per sei giorni in ospedale a Vicenza con respiratore di ossigeno a 10 litri/ora e poi ad un reparto Covid di Valdagno, sta lentamente scemando – racconta Perlotto – Tutto è cominciato prima, con febbre e respiro sempre più affannoso, ma non mi arrendevo a chiamare l’ambulanza. Poi si è decisa Nadia, mia moglie, visto che ero molto offuscato, ed ha chiamato. Ma ormai sono a casa, dimesso, e spero di vedere passare questo incubo più in fretta possibile. Della polmonite rimane ancora un po’ di fiatone. Con le mie patologie pregresse i medici mi hanno detto che sono stato fortunato.”

L’autore di centinaia di ascensioni in tutto il mondo e gestore per anni del Rifugio Boccalatte Piolti alle Grandes Jorasses, conclude così:  “Grazie a tutti quelli che si sono interessati della mia salute (telefonando a Nadia o seguendo i “bollettini” di Luca Calvi) anche se non sono riuscito a rispondere. Spero di vederci presto in montagna.”.

Perlotto, uno dei grandi arrampicatori solitari italiani, é stato uno dei primi ad applicare questa pratica anche all’estero, in paesi lontani e in luoghi leggendari.
Alpinista fin da ragazzo, è guida alpina, viaggiatore e giornalista, si è avvicinato al free climbing a fine degli anni settanta, diventando uno dei principali promotori in Italia di questa disciplina. In 25 anni di attività ha compiuto oltre duemila ascensioni in quasi cinquanta paesi del mondo, molte delle quali in solitaria.