I fratelli Pou e Kiko Cerdà aprono “Rayu”, multipitch 8c nei Picos de Europa in Spagna

Rayu (8c), Pico de Europa. ©Kiko Cerdà

Eneko e Iker Pou, alpinisti baschi noti per le loro prime salite in tutto il mondo, con Kiko Cerdà, hanno aperto una nuova impegnativa via in Spagna dopo cinque settimane di intenso lavoro

I Fratelli Pou, insieme all’argentino Kiko Cerdà, hanno effettuato la prima salita in libera di “Rayu” (8c/600 m), nei Picos de Europa. Rayu è sia fisicamente che mentalmente impegnativa, secondo quanto riferito dai tre alpinisti.

I tre hanno completato la via dopo una lunga e impegnativa spinta di dodici ore e mezza.

“Fin dalla tenera età, sia io che Eneko abbiamo arrampicato molto nei Picos de Europa. Queste montagne sono molto vicine a casa nostra e abbiamo scalato parecchie delle vie più importanti della nostra carriera in questo massiccio – ha raccontato Iker alla testata Rock&Ice – Fino a quest’anno avevamo sempre aperto o ripetuto in libera molte delle vie più importanti sul Picu Urriellu, ma dovevamo ancora aprirne una nella vicina Peña Santa. Quest’anno abbiamo deciso di sfruttare la pandemia globale e concentrarci sugli obiettivi che avevamo in sospeso vicino a casa nostra.”

Durante la salita di “Rayu”. Foto: F.lli Pou

“L’arrampicata sulla via “in generale è abbastanza tecnica, su roccia calcarea eccezionale. La via è divisa in due parti. Nei primi 300 metri c’è un po’ di tutto, dai tiri molto tecnici al tetto occasionalmente. In questa parte la difficoltà non supera il 7b, anche se sono scarsi spit e il fixed. Dopo questi primi 300 metri si raggiunge una cengia molto ampia. Da questa cengia, sugli ultimi 300 metri ci sono le maggiori difficoltà della via. In generale la via ha pochissimi spit. Abbiamo provato ad aprirla nel modo più pulito possibile. La quantità media di attrezzatura fissa per tiro è di uno o due pezzi.

“Per ripetere Rayu, hai bisogno di due serie di friend e alcuni stopper. La parte alta è la più difficile e tecnica, con il tiro chiave di 8c.” Approfondimento