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27 Luglio 2017

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Cultura

Il grande alpinista polacco Marcin Tomaszewski, a Lecco il 17 ottobre

Genio e sregolatezza per il pendolo di Marcin Yeti Tomaszewsky sulla Nord dell’Eiger durante l’apertura di Titanic, Svizzera. Foto: Tom Ballard

Verso una serata di grande alpinismo, con uno dei più autorevoli scalatori dei nostri giorni, ospite del Gruppo Gamma

Anche quest’anno e precisamente martedì 17 ottobre, come è ormai consolidata tradizione del gruppo alpinistico lecchese Gamma, presso il CineTeatro Palladium a Lecco, viene organizzata una serata dedicata al grande alpinismo, con l’affermata e consueta collaborazione della U.O.E.I. Sezione di Lecco.

In un territorio dove la montagna è caratteristica di una fondata tradizione dell’alpinismo, l’obiettivo è semplice ma ambizioso: quello di promuovere e mantenere viva la passione e la cultura dell’alpinismo, che non è solo l’arrampicata e le scalate, ma va ben oltre ed è certamente tanta roba e genera forte richiamo.
L’illustre ospite Marcin Tomaszewski presenterà alcune immagini della sua notevole e imponente attività, illustrando il suo percorso formativo fino al raggiungimento di exploit sempre di attualità e di grande interesse.

Marcin Tomaszewski durante l’apertura di Catharsis (1100 m – M7 e A4) sulla Troll Wall, Norvegia. Foto: Marcin Tomaszewski

In effetti Marcin è uno dei più autorevoli alpinisti dei nostri giorni e si sta mettendo in evidenza svolgendo un’intensa attività di ricerca o di conquista sulle montagne di ogni continente e latitudine.
È un alpinista che compie imprese quasi impossibili e poi si presenta alla gente e racconta le sue esperienze, a volte performanti, come una persona normale. Lui è un degno esponente del nostro tempo e dell’alpinismo polacco, che a conferma ulteriore delle eccezionali e meritate capacità nel passato ha espresso alpinisti tra i migliori al mondo, quali: Jerzy Kukuczka (2° conquistatore della corona dell’Himalaya, nel 1987; con 4 ottomila in prima invernale e 10 per vie nuove), Wanda Rutkiewicz, (3° ascensione femminile e 1° donna europea a raggiungere l’Everest, nel 1976), Andrzej Zawada, Krzysztof Wielicki (5° conquistatore dei 14 ottomila, nel 1996; con Everest, Kangchenjunga e Lhotse in invernale), Wojtek Kurtyka, Artur Hajzer.

È importante a questo punto rilevare che tutti i personaggi sopracitati provengono da un Paese povero privo di grandi montagne. Infatti le montagne della Polonia sono i Monti Tatra, che fanno parte dei Carpazi, al confine con la Slovacchia, dove si fanno spesso anche difficili scalate invernali. La cima più alta è il Gerlach (2663m). Le pareti rocciose hanno una lunghezza che va, generalmente dai 300 ai 600 metri. La regione offre, oltre 2000 scalate di tutti i livelli in un’area lunga 50 chilometri e larga 15.
E allora per concludere a titolo dimostrativo riportiamo un breve profilo biografico personale  di Tomaszewski al fine di conoscere meglio  lo straordinario protagonista di questo appuntamento annuale promosso dal gruppo Gamma.

Marcin “Yeti” Tomaszewski”

Marcin Tomaszewski in vetta dopo l’apertura di Catharsis (1100 m – M7 e A4) sulla Troll Wall, Norvegia. Foto: Marcin Tomaszewski

Marcin “Yeti” Tomaszewski nasce a Stettino, in Polonia, il 17 ottobre 1975 ed inizia ad arrampicare prima dei 18 anni. Si specializza da subito in un alpinismo di ricerca sulle pareti più remote nei luoghi più inaccessibili: dal 2000 non ci sarà anno che non lo vedrà in giro per il mondo.

Membro della squadra nazionale polacca di alpinismo, quando non è in spedizione, organizza eventi sportivi nella sua nazione. Nel 2005 diventa istruttore e apre una sua scuola d’arrampicata a Szczecin. È alpinista del team Camp.

Tra le sue innumerevoli spedizioni citiamo:

2000 – Groenlandia, Nalumasortoq, via nuova (1200m, A3+, VIII+)

2002 – Canada, Isola di Baffin, Mount Thor, via nuova (1350m, A4, VIII+, 10 giorni)

2003 – Alaska, Shadows Glacier, Citadela Wall, via nuova Last Cry of the Butterfly (1150m, A4, VII+)

2004 – India, Garhwal, Mount Meru, Shark’s Fin.

2009 – Alaska, Mount Barril III, in solitaria (1200m); Mount Johnson in solitaria (M5, WI4, 1200m).

2010 – Venezuela, Acopan Tepui, via nuova “Misterios” (650m, 7c).

2012 – Canada, Isola di Baffin, Polar Sun Spire, via nuova “Superbalance” (VII, A4, M7+, 24 giorni).

2013 – Pakistan, Torre Grande di Trango, via nuova “Bushido” (VII, A4/VII+, 46 tiri,

20 giorni).

2015 – Norvegia, valle di Romsdal, Trollstigvegen, parete Nord, via nuova “Katharsis” (M7, A4, 16 giorni, 1100 m).

2015 – Norvegia, Kjeraq, via nuova “Wild stories” (VII+, A2).

2016 – Antartide, Terra della Regina Maud – parete dell’Ulvetanna, via nuova.

Relativamente all’anno 2016 sulle Alpi, in cordata con l’inglese Tom Ballard, ha riportato i seguenti exploit:

24/25 agosto – Dolomiti – Civetta, parete Nordovest, via nuova “Dirty Harry” (1375m,

29 lunghezze, VII). La via aperta incrocia nella parte iniziale e poi fiancheggia a destra, la mitica via Solleder.

dal 29 novembre al 6 dicembre, in stile alpino con sette giorni in parete – Oberland Bernese – lungo la Nord, via nuova in invernale “Titanic” (1800m, A3, M5, 6b). La nuova via inizia a destra di “Griff ins Licht”, aperta dagli svizzeri Peter Keller e Urs Odermatt nel 2006, per incrociarla dopo il primo pilastro e proseguire a sinistra.

 

Renato Frigerio