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21 Ottobre 2016

Cultura · Alpi Centrali · Aree Montane · Italia · Lombardia

IL GRANDE SENTIERO. A Bergamo e Nembro, dal 5 novembre al 2 dicembre 2016

cover pieghevole 2016

cover pieghevole 2016

IL GRANDE SENTIERO. HABITAT, CULTURE, AVVENTURE. FILM, INCONTRI, LIBRI, FOTOGRAFIA E MUSICA PER RACCONTARE MONTAGNA, VIAGGI, ESPLORAZIONI E STORIE DI VITA

Torna dal 5 novembre al 2 dicembre 2016 Il Grande Sentiero, la rassegna organizzata da Lab 80 in collaborazione con CAI di Bergamo e Nembro e GAN di Nembro, dedicata a montagna, spazi, avventure e nuove storie.

Oltre dieci gli appuntamenti in programma per l’0ttava edizione, che si terrà a Bergamo presso l’Auditorium di piazza Libertà e al Palamonti,  e a Nembro all’Auditorium Modernissimo con film in anteprima, presentazioni di libri, incontri coi protagonisti e musica dal vivo.

“SOLO DI CORDATA”, APRE LA KERMESSE SABATO 5 NOVEMBRE

L’apertura della kermesse è affidata al film “Solo di cordata” di Davide Riva, dedicato al grande alpinista solitario Renato Casarotto: sarà proiettato sabato 5 novembre alle 21, al Palamonti, alla presenza del regista. Altri titoli da segnalare sono Giovanni Segantini – magia della luce di Christian Labhart, ritratto del celebre pittore di origini trentine che spese gli anni più intensi della sua attività in montagna (8 novembre); Antonia di Ferdinando Cito Filomarino, dedicato alla poetessa milanese Antonia Pozzi, morta a 26 anni senza aver mai pubblicato ma lasciando una vastissima produzione (9 novembre), e Zud di Marta Minorowicz, girato nelle steppe della Mongolia per raccontare l’infanzia nomade attraverso immagini di grandissimo impatto (10 novembre). Due delle serate in calendario saranno poi dedicate ai migliori titoli dell’ultima edizione del Trento Film Festival, una delle più importanti iniziative cinematografiche italiane dedicate alla montagna.

Tra gli incontri,  quello con il fotografo Giacomo Meneghello, specializzato in immagini naturalistiche e paesaggistiche (12 novembre), mentre è dedicato all’indimenticabile alpinista Walter Bonatti il libro Il sogno verticale di Angelo Ponta, che viene presentato il 25 novembre a Nembro, dall’autore insieme a Paolo Valoti.

Particolare la serata di venerdì 11 novembre, un focus sui registi bergamaschi: saranno proiettati prima Acquacollage n. 1 di Francesco Scarponi, viaggio immaginifico costruito su suggestioni visive e sonore che raccontano il rapporto dell’uomo con l’acqua, (per i dieci anni di Uniacque), e a seguire Flusso di memoria di Alessandra Beltrame e Giulia Castelletti, film costruito attraverso il montaggio di preziose sequenze inedite provenienti dall’archivio Cinescatti e musicato dal vivo dal percussionista Doudou Kouate.

A line across the sky. Fonte. Il Grande Sentiero 2016

A line across the sky. Fonte. Il Grande Sentiero 2016

PROGRAMMA

Bergamo – Sabato 5 novembre 2016
PALAMONTI – ore 21,00
ANTEPRIMA
Solo di Cordata
di Davide Riva – Italia 2015, 84′
Un ritratto intimo e fedele del grande arrampicatore Renato Casarotto, per ripercorre le sue più famose imprese in montagna grazie a preziosi materiali di repertorio e alla voce dei suoi amici più intimi e compagni di cordata. Ne emerge una ricerca umana capace di fondersi con la pratica alpinistica immersa nella natura selvaggia. L’esperimento umano “di uno dei più puri e meno celebrati alpinisti di tutti i tempi” svela che cosa succede quando, penetrando in solitudine nella primordialità del mondo naturale, arriva a confrontarsi con l’origine del mondo.
Alla presenza del regista

Bergamo – Martedì 8 novembre 2016
AUDITORIUM di Piazza Libertà – ore 21,00
ANTEPRIMA
Giovanni Segantini – magia della luce
di Christian Labhart – Svizzera 2015, 82′
Pittore, anarchico, emarginato, clandestino, Giovanni Segantini è riuscito a creare opere monumentali che celebrano un’immagine allo stesso tempo reale e ideale della natura e del paesaggio alpino. Nel corso della sua vita è salito sempre più in alto alla ricerca di una luce sempre più pura e la morte l’ha colto a soli quarantuno anni proprio sulle montagne dell’Engadina, a 2700 metri. Il film è un prezioso, appassionante e rigoroso ritratto del maestro di origini trentine, tra le figure più carismatiche della pittura europea di fine Ottocento. Il regista Christian Labhart fa riemergere la figura dell’artista dalle lettere e dai diari, affidando i testi alla voce di Bruno Ganz.

Bergamo – Mercoledì 9 novembre 2016
AUDITORIUM di Piazza Libertà – ore 21,00
ANTEPRIMA
Antonia
di Ferdinando Cito Filomarino – Italia/Grecia 2015, 96’
con Linda Caridi, Filippo Dini, Alessio Praticò, Maurizio Fanin, Federica Fracassi
Antonia è il ritratto di un’artista, Antonia Pozzi, riconosciuta dal premio Nobel Eugenio Montale come uno dei più grandi poeti del Novecento: eppure nella sua breve esistenza non ha mai saputo di esserlo. Il film ripercorre gli ultimi dieci anni della vita della poetessa, vissuta a Milano durante il ventennio fascista. Sedicenne, scrive in segreto febbrilmente sul suo diario l’amore impossibile con il suo professore del liceo, gli incontri, i tormenti, le passioni. Fino a quando, a soli ventisei anni, il 3 dicembre del 1938, Antonia Pozzi si toglie la vita. Fino a quel giorno non aveva mai pubblicato nessuna delle sue poesie.

Bergamo – Giovedì 10 novembre 2016
AUDITORIUM di Piazza Libertà – ore 21,00
ANTEPRIMA
cAPEnorth
di Francesca Casagrande, Michel Dalle – Italia 2015, 14′
Due ragazzi, Henry Favre e Ludovico Botalla, hanno percorso circa diecimila chilometri tra andata e ritorno per raggiungere Capo Nord da Aosta. Hanno tagliato verticalmente l’Europa, attraversando il Nord Italia, Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia fino a raggiungere Capo Nord, il tetto d’Europa, non a bordo di una classica moto da viaggio o di un comodo camper, bensì a bordo di una mitica Ape Piaggio. Il tutto in compagnia del suo inconfondibile ronzio. L’intero viaggio per raggiungere Capo Nord è durato ben 30 giorni, ad una velocità massima di 60 km/h.

ANTEPRIMA
Zud
di Marta Minorowicz – Germania/Polonia 2016, 85′
Girato per più di tre anni nelle steppe della Mongolia, Zud è incentrato su Sukhbat, un ragazzino di 11 anni alle prese con una missione da adulti. Deve addomesticare un cavallo selvaggio e vincere una corsa equestre, dalla quale dipende il destino di tutta la sua famiglia. Il documentario di Marta Minorowicz racconta un’infanzia nomade attraverso immagini di paesaggi spettacolari. Il titolo designa un fenomeno che vede la natura assumere in modo improvviso e incontrollato il potere sulla vita delle persone e degli animali.

Bergamo – Venerdì 11 novembre 2016
IN OCCASIONE DEI 10 ANNI DI UNIACQUE
AUDITORIUM di Piazza Libertà – ore 21,00
Acquacollage n. 1
di Francesco Scarponi – Italia 2016, 8′
Un viaggio immaginifico costruito su suggestioni visive e sonore che raccontano il rapporto tra l’acqua la vita, l’acqua e l’uomo, l’acqua e la conformazione del territorio, la storia e la tradizione del lavoro dell’uomo per catturare raccogliere e trasportare l’acqua, la presenza e l’importanza di una rete diffusa e capillare normalmente invisibile.
Flusso di memoria
a cura di Alessandra Beltrame e Giulia Castelletti – Italia 2016, 25′
Accompagnamento musicale dal vivo di Doudou Kouate
Un film costruito attraverso il montaggio di preziose sequenze inedite provenienti dall’archivio Cinescatti e musicato dal vivo con “strumenti non convenzionali” dal percussionista Doudou Kouate.

a seguire Buffet

Ore 22,30
ANTEPRIMA
Tashi And The Monk – Tashi e il monaco
di Andrew Hinton, Johnny Burke – India 2014, 39′
In una remota località di montagna, il Monaco buddista Lobsang sta conducendo un coraggioso esperimento sociale. Dopo aver seguito gli insegnamenti del Dalai Lama negli Stati Uniti, Lobsang abbandona tutto per creare una comunità unica nel suo genere alle pendici dell’Himalaya, dove accoglie orfani e bambini in difficoltà cercando di salvarli e dar loro una vita dignitosa in una dimensione familiare. L’ultima arrivata è la piccola Tashi, di cinque anni: orfana di madre e abbandonata dal padre alcolizzato. Riuscirà la comunità di amore e compassione che Lobsang ha creato a far superare a Tashi il senso di alienazione che prova e a trasformarlo nella capacità di accogliere e donare la propria amicizia?

Bergamo – Sabato 12 novembre 2016
PALAMONTI – ore 21,00
Incontro con Giacomo Meneghello
Fotografo freelance professionista, specializzato in fotografie naturalistiche e paesaggistiche, sia wild che di città. “Prediligo la fotografia d’azione a quella di attesa. La passione per la fotografia mi ha permesso di imparare a vivere, conoscere e apprezzare la natura e in particolare modo la montagna in tutti i suoi aspetti. Mi ha fatto ammirare ed apprezzare come tutto sia in continuo mutamento, come la luce dell’alba sia diversa da quella diurna e dal tramonto. Come dopo un temporale o una nevicata tutto sia ancora più bello; come oltre le nubi spesso ci sia il sole, per chi ha il coraggio di risalire la montagna. Bene, la fotografia è la mia opportunità di condividere tutto questo con chi non lo ha vissuto e non farlo dimenticare a chi ne è stato parte. Nella speranza che le mie foto possano regalar qualche sorriso e attimo di serenità. Ed essere a tutti da sprone per vivere, rispettare e difendere la natura e l’ambiente”.

Nembro – Venerdì 18 novembre 2016
AUDITORIUM MODERNISSIMO – ore 21,00
Nowhere Place
In nessun posto
di Susanne Opstal – Olanda 2014, 27′
Dove si trova l’essenza del nostro esistere? Sulle più alte vette del mondo? Più in alto ancora, su un pianeta disabitato da cui non si può fuggire? O è nella più profonda tristezza, che lascia una scia di distruzione che sarà impossibile dimenticare? Questo documentario segue alcune persone nella loro ricerca, mettendoci inevitabilmente di fronte alla domanda: quanto lontano vogliamo spingerci?

Chris Bonington – Life and Climbs
Vita e arrampicate
di Vinicio Stefanello – Italia 2015, 22′
Chris Bonington, uno dei più grandi alpinisti della seconda metà del Novecento, ripensa alla storia e alle avventure di una vita passata a esplorare e scalare le montagne di tutto il mondo. È questo il punto di partenza per un viaggio che abbraccia i sentimenti più profondi e nobili, ma anche contraddittori, del suo essere alpinista e uomo. Così, l’amore per la moglie e i figli, la sua scelta di vivere di e per l’alpinismo, le amicizie, le conquiste ma anche la sofferenza per la perdita di tanti amici, diventano il racconto di un’esperienza e di una ricerca uniche che non possono avere fine, come le grandi passioni.

A line across the sky
Una linea attraverso il cielo
di Peter Mortimer – Stati Uniti 2015, 40′
A lungo considerata impossibile – e proprio per questo vagheggiata da moltissimi – ma effettivamente tentata da pochissimi intrepidi, la traversata di tutte le creste maggiori del gruppo del Fitz Roy ha alimentato per decenni le fantasie più audaci degli scalatori diretti in Patagonia. Lo strabiliante profilo del Cerro Fitz Roy e delle sei cime che lo affiancano si sviluppa per una lunghezza di oltre sei chilometri con un dislivello di quasi quattromila metri, attraverso pareti ricoperte di ghiaccio e neve. Tommy Caldwell e Alex Honnold sono riusciti a compiere quest’impresa in un unico tentativo durato cinque incredibili giorni nel febbraio del 2014.

Nembro – Venerdì 25 novembre 2016
SEDE GAN – ore 21,00
Presentazione del libro
WALTER BONATTI, IL SOGNO VERTICALE
alla presenza dell’autore Angelo Ponta e di Paolo Valoti
a seguire
Gasherbrum 4
di Mario Casella e Fulvio Mariani – Svizzera 2002, 69’
Il Gasherbrum 4 è una piramide himalayana vertiginosa, alla quale mancano pochi metri per far parte delle quattordici cime che superano gli ottomila. Essa fu conquistata nel 1958 durante una leggendaria spedizione organizzata da Walter Bonatti e Riccardo Cassin. Nel 2002, Mario Casella e Fulvio Mariani incontrano gli eroi del 1958 e decidono di ripetere la conquista della vetta. Ma quando arrivano in Pakistan, sono accolti dai tiri d’artiglieria e dai rumori degli elicotteri da combattimento. Il Paese è entrato in guerra contro l’India e il Gasherbrum 4 si trova sulla linea del fronte. Casella e Mariani alternano le sequenze storiche dell’ascensione del 1958 e le immagini della loro spedizione. Un film spettacolare su una delle pareti più temute dell’Himalaya.

Nembro – Venerdì 2 dicembre 2016
AUDITORIUM MODERNISSIMO – ore 21,00
Solo di Cordata
di Davide Riva – Italia 2015, 84′
Un ritratto intimo e fedele del grande arrampicatore Renato Casarotto per ripercorre le sue più famose imprese in montagna grazie a preziosi materiali di repertorio e alla voce dei suoi amici più intimi e compagni di cordata. Ne emerge una ricerca umana capace di fondersi con la pratica alpinistica immersa nella natura selvaggia. L’esperimento umano “di uno dei più puri e meno celebrati alpinisti di tutti i tempi” svela che cosa succede quando, penetrando in solitudine nella primordialità del mondo naturale, arriva a confrontarsi con l’origine del mondo.

Il Grande Sentiero 2016 – pieghevole