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25 Maggio 2016

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

ILLAMPU 2016. Enrico Rosso in partenza per una nuova avventura in Bolivia

cartina topografica Bolivia. Fonte: Enrico Rosso

cartina topografica Bolivia. Fonte: Enrico Rosso

ILLAMPU 2016: ENRICO ROSSO PARTE DOMANI 26 MAGGIO PER TENTARE UNA NUOVA VIA IN BOLIVIA. COMPAGNI DI SPEDIZIONE, PIETRO SELLA E “TOPIO” ZAVATTARELLI

Il biellese Enrico Rosso è in partenza per una nuova avventura in Bolivia. Con lui Pietro Sella.

I due alpinisti partiranno dall’Italia domani 26 maggio  per raggiungere La Paz e incontrare il terzo componente della spedizione “Illampu 2016“, Padre Antonio “Topio” Zavattarelli, che risiede nella missione di Peñas, piccolo paese a 50km dalla capitale.

Il team tenterà una nuova via in stile alpino nel massiccio dell‘Illampu, nella Cordillera Real. Il Monte Illampu è il quarto per altezza in territorio Boliviano, sicuramente uno tra i più interessanti obbiettivi in quest’area.

“La linea che abbiamo in mente si trova sulla parete sud-est del Pico del Norte – ci fa sapere Rosso –  e presenta uno sviluppo di circa 900 metri con passaggi su roccia, ghiaccio e soprattutto terreno misto.”

Prosegue Enrico: “La salita sarà condotta in stile alpino. Questo, come sempre, per affermare il valore dell’esperienza, dell’avventura e di uno stile pulito ed essenziale, sulla certezza del risultato.”

I PROGRAMMI

Bolivia 2016. Fonte: Enrico Rosso

Bolivia 2016. Fonte: Enrico Rosso

La prima fase della spedizione sarà dedicata a brevi scalate di acclimatazione, specialmente nella zona centrale della Cordillera.

Successivamente la cordata raggiungerà il massiccio del Monte Illampu, con l’obbiettivo di aprire una nuova via sulla parete sud-est del Pico del Norte. La via presenta uno sviluppo di circa 900m e difficoltà sostenute con passaggi su roccia, ghiaccio e soprattutto terreno misto. Queste caratteristiche, oltre all’isolamento e alla severità dell’ambiente, ne fanno un obiettivo moderno.

La tattica prevede un Campo Base a valle, un deposito avanzato sotto la montagna e quindi un tentativo senza soluzione di continuità con l’obiettivo di raggiungere la cima. Per l’intera ascensione sono previsti 3 giorni di scalata, con due bivacchi in parete.

Il rientro in Italia è previsto per il 15 giugno.

 

Simonetta Quirtano