Matteo Gadaldi. Fonte facebook

Nella caduta, il giovane è rimasto appeso alle corde, sbattendo violentemente  contro la parete

Un alpinista di 24 anni, Matteo Gadaldi,  è morto ieri precipitando durante un’arrampicata in cordata con alcuni amici.

È accaduto sulla cascata di ghiaccio della Madonnina, in Val d’Avio, sui monti dell’Alta Valcamonica, in provincia di Brescia.

Il giovane ghiaccista, originario di Teglio (Sondrio) di casa a Ponte in Valtellina, è volato per diversi metri. Rimasto appeso alle corde alle quali era legato, non è caduto nel vuoto ma ha sbattuto violentemente contro la parete. «È probabile che si sia registrato il distacco di una lastra di ghiaccio – ha spiega il presidente della V delegazione bresciana del Soccorso alpino, Pierangelo Mazzucchelli al quotidiano Il Giorno – ma non possiamo ancora esserne certi.

Sul posto sono intervenuti il personale del Soccorso alpino della guardia di finanza partito dalla stazione di Edolo. “L’attivazione da parte della centrale è arrivata poco prima delle 10:30 – spiega il Soccorso alpino Lombardia – Sono intervenuti anche i militari del Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza. Sul posto per le operazioni di recupero l’elisoccorso di Bergamo di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza e l’elisoccorso di Trento.” Purtroppo, all’arrivo dei soccorritori, le condizioni del giovane erano critiche e non c’è stato più nulla da fare.  L’intervento è terminato nel primo pomeriggio con il rientro delle squadre.

Matteo Gadaldi aveva un passato da atleta come scialpinista ed era tesserato per la valtellinese Polisportiva Albosaggia. Aveva smesso di partecipare alle gare per fare della montagna la sua professione. Il suo sogno era diventare guida alpina.