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7 Dicembre 2020

Alpinismo e Spedizioni · Ice Climbing · Vertical · Europa

Ines Papert e Luka Lindic aprono “Limited in freedom” sulla Sagwand

Ines Papert e Luka Lindic aprono “Limited in Freedom” sulla Nord della Sagwand. Fonte: Ines Papert/instagram

Dopo Martin Feistl, David Bruder e Sven Brand, anche la coppia tedesco-slovena sceglie il Valsertal per una nuova impresa, ripetuta il giorno dopo da Fabian Buhl

La  Valsertal, in Tirolo (Austria), era molto frequentata da David Lama, che lì si allenava per le sue spedizioni. In queste settimane, quella che Lama definiva “un fantastico parco giochi invernale”,  è diventata una delle destinazioni preferite di altri grandi alpinisti.

Hanno iniziato Martin Feistl e David Bruder con la prima ripetizione e prima libera di Sagzahn-Verschneidung (800 m, V, M6, WI4),  una delle ultime creazioni di David Lama, prima morire  sull’Howse Peak, nelle Montagne rocciose canadesi.

Lo stesso Martin Feistl insieme a Sven Brand, poco dopo, ha effettuato sulla Nord della Sagwand la prima salita di “24 Hours of Freedom” (300m, M6, WI4, X).

La Sagwand offre ancor più possibilità per chi è alla ricerca di grandi sfide nel verticale su terreno misto. E’ il caso della tedesca Ines Papert e dello sloveno Luka Lindic che hanno compiuto la prima salita di “Limited in Freedom” (800 m, M6, WI6).

Papert lo ha annunciato così sui suoi canali social:

“Le opzioni sono poche in questi giorni, ma il parco giochi offre ancora nuove vie. Il 26 e il 27 novembre Luka Lindic ed io siamo andati alla Sagwand in Tirolo senza alcuna aspettativa. Dalle precedenti visite alla parete di Martin Feistl abbiamo pensato che le condizioni non ci avrebbero deluso.  È un percorso che offre tutte la varietà della scalata alpina. Ghiaccio alpino (AI), misto, neve profonda e alcuni tiri di roccia pura. La parete è alta 800 metri e la salita è sostenuta, anche se i primi 200 m sono senza dubbio quelli che richiedono più tempo. Non è estremamente difficile quando si tratta di arrampicata (su sottili strisce di ghiaccio) ma trovare i posizionamenti per l’attrezzatura è piuttosto impegnativo. Il bivacco in cima alla parete è stata una buona idea, perché nessuno di noi sapeva della ripida discesa lungo la parete sud e siamo stati felici di vederla alla luce del giorno. Il miglior regalo dopo la salita sono state le due lattine di birra che Fabi Buhl ha lasciato sul parabrezza della nostra macchina.”

Fabian Buhl  ha firmato la prima ripetizione di “Limited in Freedom” il giorno successivo.

 

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