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18 Febbraio 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Invernale al K2. La “grande muraglia” di neve di Alex Txikon. Guarda il video

Invernale al K2. Il muro di neve di Txikon, protezione al CB

Il basco dispone la costruzione di un muro di neve per proteggere il suo team dai fortissimi venti previsti al CB nei prossimi giorni

“Ci stiamo preparando all’uragano che ci colpirà nei prossimi giorni”,  spiega il basco Alex Txikon nel presentare la “grande muraglia” di neve, con tanto i merli, costruita per proteggere il suo team  dai fortissimi venti che dovrebbero abbattersi sul CB nei prossimi giorni.

Continua Txikon: “Al CB sono previsti venti fino a 90 km / ora e un uragano di categoria 4, con venti di 210 km/ora in cima al K2. Per questo motivo, abbiamo costruito un muro di neve largo 20 cm e alto 1,80 cm sulla parte meridionale del campo base. Tenendo conto della progressione degli igloo, abbiamo dei forti motivi per credere nell’efficacia dei fortini di neve. Dopo che l’uragano passerà,  dovrebbe arrivare il bel tempo, e saremo in grado di portare avanti il lavoro. Prima di  pianificare il futuro, dobbiamo affrontare il qui e ora, e proteggerci dalla tempesta. Abbiamo costruito un muro difensivo con i bastioni per difenderci dal vento. Ci siamo ispirati all’ingegnere Vauban, che ha rivoluzionato le fortificazioni difensive durante il regno di Luigi XVI.”

 

Fine settimana di attesa…

Sabato, alle 5.00 del mattino Felix Criado e Ignacio De Zuloaga sono saliti  al Campo Base Avanzato per continuare a portare materiale al Campo 1. Alle 9.00 del mattino un nepalese e Txikon dovevano salire per continuare a attrezzare la via con le corde, e poi dormire a Campo 1, ma il vento troppo forte lo ha impedito.

“Abbiamo deciso di non rischiare e, come anche  il primo gruppo, siamo scesi al CB – scrive in un post il basco – Avevamo venti forti di oltre 70 km/h poi scesi a 57 km/h e ritornati fino a 62 km/h, troppo per poter lavorare in montagna senza troppi rischi. E’ ora di attendere, siamo ancora a metà febbraio quindi dobbiamo prendercela con calma e continuare ad ascoltare la montagna!”