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14 Ottobre 2019

Climbing · Vertical

Jörg Andreas, Micha Schreiber e Jonathan Elter aprono “Gran Paradiso” (8c, 220 m)

“Gran Paradiso”

Situata a Wendenstöcken, diverrà una delle vie multipitch più dure della Svizzera. Per ora, sono stati liberati, singolarmente, tutti i 7 tiri. Manca la libera in giornata

Il tedesco Jörg Andreas (42 anni) lavora a “Gran Paradiso” a Wendenstöck, nell’Oberland bernese (Svizzera), dal giugno 2018, quando iniziò ad aprire questa linea dal basso, accompagnato dal berlinese Micha Schreiber.

Il lavoro ha iniziato a dare i suoi frutti lo scorso settembre quando – insieme a Jonathan Elter – ha liberato ciascuna delle 7 lunghezze della via, singolarmente, in giorni diversi. Le difficoltà non sono trascurabili (6c+, 8a+, 8b, 8c, 8a+, 8b e 7b+) ma, nonostante le abbia risolte, non è riuscito a scalare i 220 metri che compongono il percorso, unendo tutti i tiri.

Jörg Andreas su ‘Gran Paradiso’ nel Wendenstöck a settembre 2019. Foto: Jonathan Elter

In assenza della libera in giornata, obiettivo che rientra nei piani di Andreas per il 2020, “Gran Paradiso” viene indicata come una delle vie  lunghe più difficili delle Alpi svizzere. Si trova nel settore dei Dom, situato a sinistra di un’altra via molto dura, la nota ” Zahir” (8b+, 300 m). Aperta nel 2004, fu lo stesso Andreas a compierne la prima ripetizione nel 2009, insieme al suo connazionale Felix Neumärker. Estese anche il terzo tiro dando vita a Zahir+ (8c, 300 m).

Ad ampliare l’elenco di lunghe vie di alta difficoltà in territorio svizzero, anche  il progetto di Cédric Lachat, “Swissway to Heaven”, che si compone di cinque vie  alpine tra le più difficili del paese: Yeah man (8b +, 330 m), Fly (8c, 600 m) e Zahir (8b +, 300 m), già salite, e le due mancanti, Odyssee (8a+, 1.400 m) sulla parete nord dell’Eiger e Déjà vu (8c+, 250 m) nel Ratikön.

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