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9 Luglio 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Karakorum. Aggiornamenti da Gasherbrum I e Gasherbrum II

locandina della spedizione coreana al G1

Il Gasherbrum I è l’ultimo Ottomila conquistato in questa stagione, ma le cose si stanno muovendo velocemente anche sul vicino Gasherbrum II

Un team coreano guidato da Kim Hongbin ha effettuato ieri la prima salita del Gasherbrum I o Hidden Peak (8.068 m). Tra gli alpinisti in vetta, i coreani Cho Cheol Hee, Cheong Ha Young, il nepalese Pechhumbe Sherpa e l’alpinista pakistano Muhammad Hussain.

Sul vicino Gasherbrum II (8.035 m), sono in azione alcuni forti alpinisti. “Che sensazione di libertà, che sensazione di gioia”, ha affermato nei giorni scorsi il rumeno Alex Gavan,  sulla montagna  con il canadese Don Bowie.

E’ pronto a tentare la cima anche il valtellinese Marco Confortola: in caso di successo,  sarà il suo 11° Ottomila. Confortola e il compagno di cordata Ali Durani ieri hanno raggiunto  C3 (7.000 m), dove hanno trascorso la notte e  concluso l’acclimatazione. Sono rientrati al CB questa mattina.

Denis Urubko e “Pipì” Cardell si stanno acclimatando sulla  via normale del GII prima di tentare una nuova via di salita.

G2: Alex Gavan a quota 6300, attrezza la via sulla Banana Ridge. Fonte: A. Gavan/facebook

Gasherbrum, Campo Bae, 2019: da sinistra, Marco Confortola, “Pipì” Cardell, Denis Urubko. Fonte: D. Urubko

Sergi Mingote dopo la vetta del Nanga Parbat conquistata la settimana scorsa, ha raggiunto i Gasherbrum. Armato di un doppio permesso, spera di completare il suo 6° e 7° Ottomila del 2019.

Mingote ha raggiunto la cima senza portatori di alta quota e ossigeno supplementare. Il suo compagno di scalata, Moesses Fiamoncini, si è aggiudicato la prima salita  brasiliana del Nanga Parbat. “Il Nanga è una montagna bella ma dura e non c’erano corde fisse tra Campo 4 e il vertice”, ha scritto Mingote. “Abbiamo scelto di  procedere sulla Sadpara Variation, che sale sulla parte destra di un canalone di neve …  una cresta di terreno misto impegnativo”.

Il catalano ha dedicato la vetta al compagno del Lhotse-Everest Juan Pablo Mohr, che non ha potuto partecipare per motivi familiari.